I 10 trasferimenti più importanti in Serie A
È finito il calciomercato: parecchi cambi di maglia e un ritorno dall'Inghilterra
Alle 23 di venerdì 31 gennaio si è chiusa la sessione invernale di calciomercato, uno dei due periodi dell’anno dedicati al trasferimento dei calciatori (l’altro è quello estivo). Era cominciata venerdì 3 gennaio. In Europa non ci sono stati trasferimenti “clamorosi”, anche perché solitamente – salvo rare eccezioni – in questo periodo dell’anno i giocatori più forti e più costosi non vengono ceduti facilmente dalle squadre che li hanno sotto contratto. Possono esserci eccezioni se un giocatore desidera molto cambiare squadra (vedi la vicenda Vucinic-Guarin) o se c’è un particolare interesse della società a vendere il giocatore. Da sabato 1 febbraio tutti i giocatori con il contratto in scadenza a giugno prossimo saranno liberi di accordarsi con altre squadre per la prossima stagione, senza che il nuovo club di appartenenza debba pagare qualcosa alla squadra di provenienza del giocatore.
In Europa i trasferimenti più importanti sono stati: quello del 25enne trequartista spagnolo Juan Manuel Mata, pagato circa 44 milioni di euro al Chelsea da parte del Manchester United, che quest’anno – dopo il ritiro di Alex Ferguson – sta andando piuttosto male (si trova al settimo posto in classifica della Premier League); il trasferimento del fortissimo centrocampista 22enne belga (“il Belgio più forte di sempre”) Kevin de Bruyne dal Chelsea al Wolfsburg, per circa 17 milioni di euro; il trasferimento del 28enne centrocampista francese Yohan Cabaye dal Newcastle al Paris Saint-Germain, per circa 25 milioni di euro; il prestito del 28enne brasiliano Diego, già giocatore della Juventus, all’Atletico Madrid (prossimo avversario del Milan in Champions League); e infine il prestito del 33enne bulgaro Dimităr Berbatov del Fulham al Monaco, che per molto tempo dovrà fare a meno di un attaccante fondamentale, il colombiano Radamel Falcao, che ha subito un grave infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro.
In Serie A i trasferimenti più importanti hanno riguardato giocatori che già giocavano in squadre italiane, a parte qualche eccezione, tra cui un ritorno: l’attaccante argentino (naturalizzato italiano) Osvaldo, che ha già giocato nella Roma dal 2011 al 2013.