Le meditazioni di Edward Hopper
Uno stupendo progetto fotografico ricrea con modelle, diorami e Photoshop gli ambienti e le situazioni dipinti dal celebre pittore statunitense.
Hopper Meditations è una riflessione fotografica sul lavoro del pittore statunitense Edward Hopper.
Le fotografie, scattate da Richard Tuschman, ricreano le atmosfere e le situazioni tipiche dei suoi quadri e sono costruite attraverso collage digitali composti da fotografie di diorami, una riproduzione in miniatura e grande come una casa di bambole per ricreare gli ambienti, e immagini scattate in studio a modelle e modelli “ritagliati” da fondali neutri. Il tutto poi è composto con Photoshop.
Hopper, grazie al suo realismo e alla scelta di “inquadrature” è considerato un artista vicino al mondo della fotografia e del cinema. Richard Tuschman racconta di essere stato attratto dalla capacità del pittore di costruire atmosfere in grado di raccontare le sfumature psicologiche della condizione umana. Le immagini sono costruite secondo una sorta di regia e attraverso l’allestimento di scene i personaggi creano situazioni indefinite ma simili a fermo-immagine di possibili film dai finali aperti.
Le stanze raccontano stati emotivi attraverso l’uso delle luci: l’idea del fotografo è di creare un chiaroscuro che sia anche classico, vicino ai quadri di Rembrandt, con lo scopo di “monumentalizzare” le fotografie e dare a questa condizione umana un valore universale e senza tempo.
Tuschman lavora principalmente come fotografo commerciale in studio. Nel 2013 il progetto è arrivato secondo al premio 2013 Center Avard, promosso da Center, uno spazio dedicato alla fotografia a Santa Fe.