Le foto di Giacarta inondata
Le piogge monsoniche hanno fatto straripare gli argini – come avviene spesso in questo periodo dell'anno – e nella capitale dell'Indonesia ci sono già 7 morti
A Giacarta, capitale dell’Indonesia, le copiose piogge stagionali si sono intensificate negli ultimi giorni e hanno causato notevoli disagi alla popolazione: i corsi d’acqua hanno superato gli argini e allagato le strade della città, e secondo le autorità – da domenica 12, primo giorno di piogge intense – almeno 7 persone sono morte per ragioni legate all’inondazione e altre 25 mila sono state costrette a lasciare le loro case. Stando alle previsioni meteorologiche, l’intensità della pioggia non diminuirà prima di lunedì, e anzi nelle prossime ore è previsto un peggioramento delle condizioni (il picco massimo delle piogge è previsto dagli esperti per i primi di febbraio).
L’acqua in città ha raggiunto livelli che, a secondo delle aree, vanno da 20 centimetri a un metro e mezzo. La polizia ha messo a disposizione dei canotti per agevolare l’evacuazione dalle aree allagate di Giacarta. Al momento l’acqua non ha raggiunto i livelli del 2013, quando le inondazioni causarono 20 morti e costrinsero migliaia di persone a lasciare le loro case.
Giacarta è periodicamente soggetta a questo tipo di inondazioni: solitamente si verificano in concomitanza con il passaggio del monsone asiatico, che porta in pochi giorni piogge molto copiose. Sebbene queste condizioni meteorologiche siano ricorrenti, nel corso degli anni le amministrazioni locali non hanno reso più sicura la città e non sono riuscite a limitare il rischio di gravi disagi per la popolazione. Le alluvioni sono rese più frequenti anche dalla deforestazione delle colline a sud di Giacarta e dalla costruzione, caotica e male organizzata, delle nuove aree urbane che sottraggono suolo naturale in grado di assorbire le precipitazioni e portano alla deviazione dei corsi d’acqua. La presenza di discariche, spesso abusive, lungo i fiumi della zona peggiora ulteriormente le cose: durante le piene si formano dighe di rifiuti che impediscono all’acqua di defluire normalmente.