Google ha comprato Nest Labs
La società produttrice del termostato intelligente, fondata dal principale designer dell'iPod, è stata acquisita con un accordo da 3,2 miliardi di dollari
Nel tardo pomeriggio di lunedì 13 gennaio (in Italia era notte), Google ha annunciato di avere acquisito Nest Labs, società fondata da Tony Fadell, considerato il padre della prima versione degli iPod di Apple. L’accordo prevede che Google ottenga il controllo integrale dell’azienda grazie al pagamento di 3,2 miliardi di dollari. Si tratta di una delle più grandi acquisizioni mai realizzate dalla società, che confida di utilizzare le conoscenze di Nest Labs in diversi ambiti, legati soprattutto all’innovazione nei prodotti per la casa.
Dopo i successi ottenuti in Apple, nel novembre del 2008 Fadell annunciò che avrebbe lasciato la società per seguire nuovi progetti. Il primo fu quello legato alla costruzione di una nuova casa nei pressi del lago Tahoe in California, nella quale voleva inserire diversi dispositivi per renderla il più automatizzata possibile. Si rese conto che tra tutte le cose per la casa, quella che si era meno evoluta negli anni era il termostato, l’aggeggio usato per regolare la temperatura (gestendo caldaia e condizionatore). Nel maggio del 2010 insieme con Matt Rogers, un altro dipendente Apple, annunciò di avere fondato Nest Labs e l’anno seguente mostrò la prima versione di Nest, un termostato “intelligente” per gestire meglio la temperatura.
In appena due anni, il dispositivo ha riscosso un notevole successo. È costituto da una specie di manopola, che ricorda molto la ruota dell’iPod per scorrere e selezionare menu e canzoni, attraverso la quale si possono impostare la temperatura e diversi altri parametri, compresi il periodo di attività della propria caldaia. Nest è inoltre collegato a Internet tramite WiFi e può essere controllato attraverso un’applicazione su smartphone, anche a distanza, sulla quale compaiono diverse informazioni sulle temperature in casa e sui consumi per riscaldarla o rinfrescarla, a seconda delle stagioni. Il termostato, inoltre, registra le impostazioni che vengono inserite giorno dopo giorno e impara ad adattarsi alle esigenze di chi lo utilizza, diventando autonomo nell’impostare le temperature a seconda delle giornate e degli orari. Costa 249 dollari e per ora può essere acquistato solo nel Nord America.
Verso la fine del 2013, quelli di Nest Labs hanno presentato un secondo prodotto che si chiama Nest Protect e che serve come sistema di allarme antincendio. Rileva la presenza di fumo e quella di monossido di carbonio, che in alte concentrazioni può causare serie conseguenze per la salute, compresa la morte per asfissia. Come Nest, anche Nest Protect si collega a un’applicazione per dare informazioni sulla qualità dell’aria e ha un sistema di luci con diversi colori per indicare il suo stato di attività.
Grazie all’alta qualità dei suoi prodotti, e alla presenza di un designer molto conosciuto come Fadell, Nest Labs ha ottenuto grandi finanziamenti nei suoi primi anni di attività. Nelle ultime settimane era al lavoro per mettere insieme 150 milioni di dollari di nuovi fondi da diverse società che investono nelle startup, cosa che avrebbe portato la sua valutazione ben oltre i 2 miliardi di dollari. L’operazione non è stata conclusa perché è arrivata l’offerta di Google, che ha comprato la società offrendo molto di più della sua valutazione, in modo da essere sicura di chiudere il prima possibile l’affare.
Google ha annunciato che per concludere l’operazione sarà necessario attendere il consenso delle autorità antitrust, ma che non ci dovrebbero essere problemi di natura legale. Nest Labs continuerà a lavorare mantenendo il proprio marchio e, almeno per i primi tempi, Google lascerà piena autonomia alla società, anche se è immaginabile che avvierà collaborazioni più strette. Negli scorsi anni, Google era stata tra le aziende che più avevano investito in Nest Labs, dimostrando da subito un notevole interesse.
Annunciando l’acquisizione, Fadell ha spiegato che grazie al sostegno di Google “Nest sarà in una posizione ancora migliore per costruire dispositivi che rendano più semplice la vita in casa e che abbiano un buon impatto sul mondo”. In una intervista, ha chiarito che “l’obiettivo non è essere totalmente indipendenti – non ci danno solo soldi – si tratta di qualcosa di più grande”. Fadell ha anche detto che i dati raccolti dai suoi dispositivi continueranno a essere controllati da Nest Labs senza essere passati a Google.
Non è ancora del tutto chiaro come Google utilizzerà le conoscenze e i progetti cui sta lavorando Nest Labs, ma il fatto che ora abbia un rapporto stretto con uno dei designer più conosciuti della Silicon Valley apre diverse opportunità, probabilmente anche nel campo degli smartphone dove compete con Apple con il suo sistema Android. E proprio Apple, secondo diversi osservatori, sarebbe la società che più rischia di perderci da questa operazione. La società ha un’enorme quantità di denaro in cassa, ma nei tempi recenti ha realizzato solo piccole acquisizioni, lasciando ad altri aziende molto promettenti. Oltre a Nest Labs, Google negli ultimi mesi ha acquisito per esempio Waze, la società israeliana che ha realizzato un’app per le informazioni sul traffico basate sui dati forniti in tempo reale dagli utenti che la utilizzano.
Dopo i primi successi di Nest Labs, si era a lungo ipotizzato su una possibile acquisizione da parte di Apple. La società di Fadell è organizzata in un modo molto simile a quello dell’azienda fondata da Steve Jobs e i suoi prodotti sono altamente integrati con gli iPhone. Apple avrebbe potuto sfruttare i suoi sistemi per entrare nel mercato, in piena espansione, dei dispositivi per automatizzare alcune attività domestiche e al tempo stesso avrebbe potuto riportare Fadell sotto il proprio controllo, sottraendolo alla concorrenza.