“Every Breath You Take” rende a Sting duemila dollari al giorno
Il calcolo è approssimativo, ma sono quasi tutti soldi "rubati" agli altri due Police (soprattutto Andy Summers): per via di Puff Daddy
Nei giorni scorsi Celebrity Networth, un magazine online che scrive delle situazioni finanziarie di personaggi famosi, ha pubblicato un articolo intitolato “Immaginate di guadagnare duemila dollari al giorno per una cosa che avete fatto trent’anni fa: è quello che succede a Sting”. Il pezzo racconta la peculiare storia dei diritti d’autore su Every Breath You Take, una delle canzoni più famose dei Police, contenuta in Synchronicity (l’ultimo disco del gruppo, uscito nel 1983). Il cui unico autore accreditato – e che quindi ci guadagna ogni volta che viene utilizzata per un film o una pubblicità – è Sting, leader e cantante della band, che però non ne fu il solo compositore (ma ci arriviamo).
Warner scrive che secondo quanto dichiarato da un ex collaboratore di Sting che si occupava delle sue entrate economiche, i diritti di Every Breath You Take gli hanno reso fra i 20 e i 40 milioni di dollari: e cioè più di un quarto delle entrate della carriera di Sting. Prendendo come riferimento la cifra più bassa, cioè 20 milioni di dollari; Warner ha calcolato che la canzone produce royalties per 730 mila dollari annui, cioè duemila al giorno.
Come nacque la canzone
Nel 1982, secondo quanto disse nel 2000 il chitarrista Andy Summers durante un’intervista dei tre Police assieme, «la band stava attraversando una fase complicata: avevamo più o meno raggiunto il limite». Warner racconta che Summers aveva appena litigato con Sting quando improvvisò alla chitarra un riff che si avvicinava molto a quello che sarebbe poi stato registrato per Every breath you take, il cui testo era stato ideato da Sting. Racconta Summers che «avevamo registrato solo la batteria e un accordo di chitarra classico ma non ci mettevamo d’accordo su come farla; ai tempi stavo facendo un disco con Robert Fripp [il chitarrista e fondatore del gruppo progressive rock King Crimson, ndr], e suonavo spesso alcuni duetti per violino scritti da Béla Bartók [il noto compositore unghesere di inizio Novecento, ndr] e stavo lavorando su questo riff: quando Sting mi disse “fanne quello che vuoi”, ce lo misi dentro». Stewart Copeland, il batterista, ha raccontato che Sting aggiunse anche: «basta che mi lasci i miei fottuti diritti». Anche Copeland compose e registrò la propria traccia: ma né lui né Summers fecero pressioni per essere accreditati come autori della canzone, che venne attribuita a Sting come la maggior parte delle canzoni del disco.
La canzone fu una delle più popolari di quell’anno: restò per due mesi al numero uno della classifica di Billboard e finì prima in quella di altri quattro paesi, fra cui l’Italia. I Police si sciolsero tre anni più tardi (Copeland raccontò che Sting «non aveva più la minima intenzione di scrivere altre canzoni per i Police»), ed Every Breath You Take rimase il loro ultimo successo (gli altri singoli del disco come King of Pain e Wrapped Around Your Finger andarono bene, ma non quanto Every Breath You Take).
Che c’entra Puff Daddy
Nel 1997 Anton Summers, il figlio di Andy Summers, disse a suo padre che aveva ascoltato alla radio «una ragazza che sta suonando un vostro pezzo». Anton Summers aveva ascoltato I’ll Be Missing You, una specie di cover di Every Breath You Take del rapper americano Puff Daddy, uscita nello stesso anno. Racconta Summers che «entrai nella stanza di mio figlio, ascoltai la canzone e pensai una cosa del tipo “Questo sono io, ma che cazzo è questa roba?”» Puff Daddy aveva campionato il solo riff di chitarra della canzone originale e l’aveva riutilizzato all’interno della propria canzone, senza che fossero presenti né la traccia del basso né quella della batteria.
Summers a proposito ha detto che considera I’ll Be Missing You «una delle più grandi rapine della storia». Ma poiché la Bad Boy Records – la casa discografica di Puff Daddy – non aveva ottenuto il permesso di utilizzare Every Breath You Take (cosa che avrebbe permesso a Puff Daddy di ottenere il 25 per cento dei guadagni della sua canzone, in quanto sua) Sting aveva richiesto e ottenuto la totalità dei guadagni provenienti dal remix.
Durante l’intervista del 2000 ai tre membri dei Police, saltò fuori il tema dei diritti di Every Breath You Take:
Copeland: Sì, Sting disse di “fanne quello che vuoi, basta che mi lasci i miei fottuti diritti”. Ma, Andy, siccome siamo qui, su questa cosa ti supporterò totalmente. Dovresti prendere posizione e dire “Io, Andy, voglio tutti i soldi provenienti da Puff Daddy. Perché lui non sta usando la canzone di Sting, ma solo il mio riff di chitarra”. Vai a prenderti quei soldi, Andy…
Summers: [con fare remissivo] Ok, voglio tutti i soldi provenienti da Puff Daddy.
Sting: Ok Andy, eccoli qui [butta sul tavolo alcune monete]. Purtroppo il resto dei soldi li ho già spesi.
Copeland: Quindi Sting su questa cosa ci campa come un ladro di banca, mentre io e Andy siamo rimasti senza ricompensa né ammirazione per il nostro contributo.
Sting: La vita… è fottutamente tosta. Io sto qui in Toscana…
Copeland: Come se non lo sapessimo! Sei in Toscana nel tuo palazzo, col vino che ti viene versato direttamente in gola e gli acini che vengono sbucciati per te. Sting, puoi comprare un castello in Italia anche a me – con i ricavi dal singolo di maggior successo nella storia radio? Giusto un piccolo chateau da qualche parte.
Sting: In Italia non abbia dei fottuti chateau. Si chiamano palazzi. Te ne affitterò una stanza.
Aggiornamento: un utente che si è identificato come Vic Garbarini, il giornalista che fece l’intervista ai Police citata nel pezzo, ha scritto un commento a riguardo sul magazine Dangerous Minds, un sito che riportava parte dell’articolo di Warner su Celebrity Networth. Garbarini, nell’ambito di un esteso commento, ha scritto che:
«la premessa che Sting prenda tutti i soldi per le canzoni dei Police è semplicemente falsa. Già agli inizi fu chiaro che i contributi fondamentali di Andy e Stewart avevano dato alle canzoni di Sting tutt’un altro spessore. E quindi Sting si accordò per dare a ognuno di loro il 15 per cento di ciò che avrebbe guadagnato per ogni canzone, su tutte le sue canzoni»
foto: i Police durante un concerto dell’ultimo tour di reunion, nel 2007 (Jeff Vinnick/Getty Images)