Alle elezioni in Sardegna il M5S non ci sarà
Alle elezioni politiche era stato il primo partito, ma i militanti non sono riusciti a mettersi d'accordo per fare una lista: si vota a febbraio
Il Movimento 5 Stelle non avrà liste né candidati alle elezioni regionali in Sardegna del prossimo 16 febbraio: i militanti e i dirigenti locali del partito di Beppe Grillo non hanno trovato un accordo per presentare una lista e Beppe Grillo, proprietario del simbolo del partito, non ne ha autorizzato l’uso. Alle ultime elezioni politiche il Movimento 5 Stelle era stato il primo partito in Sardegna, ottenendo i voti del 29,7 per cento degli elettori.
Il Partito Democratico, che ha dovuto rinunciare alla candidatura di Francesca Barracciu scelta con le primarie, candiderà invece il docente universitario Francesco Pigliaru. Il centrodestra candida il presidente uscente, Ugo Cappellacci e la lista civica Sardegna Possibile sostiene la scrittrice Michela Murgia.
Il suicidio delle Stelle. Il Movimento implode, si cancella, decide di non presentarsi alle elezioni regionali. Non serve il no di Beppe Grillo per l’uso del simbolo. In una sorta di autocannibalismo i 5 Stelle compiono un sacrificio di massa sulla rete. Non parteciperanno al voto. Quando alle 20 arriva l’ufficialità del loro addio alle elezioni lo psicodramma a 5 Stelle si è già consumato.
Annuncio da ko. L’annuncio arriva a metà mattina in un post su Facebook, non poteva essere diversamente, della deputata Manuela Corda. «Cari amici pentastellati, vi scrivo queste poche righe, per comunicarvi che la lista che domenica abbiamo messo in piedi con fatica, insieme agli attivisti di diversi gruppi che hanno voluto partecipare all’incontro aperto a Riola, era “simbolica”. Un ultimo tentativo per dare un senso al lavoro di tutti, per ridare “unità” ai gruppi che fino a ieri non riuscivano a trovare la giusta sintesi. Io la consideravo un po’ come un ultimo banco di prova per un nuovo inizio. Sapevamo già di essere fuori tempo massimo, per la presentazione di una lista condivisa… Noi non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo. Quando avremo un metodo definito e regole certe condivise, arriverà il nostro momento. Ringrazio in particolare modo la mia collega senatrice Manuela Serra e tutti voi che ci avete creduto fino a oggi».
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foto: LaPresse/Emiliano Albensi