Come sta Bersani
"Il decorso post operatorio si sta evolvendo in maniera positiva", dice il nuovo bollettino medico dopo l'emorragia cerebrale e l'intervento chirurgico
Pier Luigi Bersani, deputato ed ex segretario del PD, è ricoverato da domenica all’ospedale di Parma per un’emorragia cerebrale. Bersani si è sentito male domenica mattina ed è stato portato prima all’ospedale di Piacenza e poi a quello di Parma, dove gli è stata diagnosticata un’emorragia subaracnoidea dovuta a una malformazione cardiovascolare, forse congenita. Dopo una TAC e un esame angiografico i medici hanno deciso di operarlo: l’operazione è cominciata intorno alle 18 ed è terminata intorno alle 22. Bersani è vigile e chi lo ha visto – c’è comprensibilmente un gran via vai di parenti e amici – racconta che è lucido e non ha mai perso conoscenza. I medici hanno diffuso un nuovo bollettino alle 11 di lunedì.
“Il decorso post operatorio si sta evolvendo in maniera positiva. Il paziente ha trascorso una notte tranquilla, tutti i parametri sono nella norma. L’onorevole Bersani non presenta al momento deficit neurologici. E’ vigile e ha potuto conversare con i suoi famigliari. Il paziente non è più sedato e resta ricoverato in rianimazione con prognosi riservata”
L’ANSA aveva fornito domenica sera ulteriori dettagli sull’operazione a cui è stato sottoposto Bersani.
L’intervento a cui è stato sottoposto l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani è stato «complesso». Lo ha definito così Ermanno Giombelli, il neurochirurgo che ha operato Pier Luigi Bersani all’ospedale Maggiore di Parma. L’intervento è cominciato attorno alle 18.30 ed è finito verso le 22. L’operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarità. «Nelle prossime ore – ha detto Giombelli – faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore».
L’emorragie vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici da uno a cinque, e in questo caso il grado raggiunto era il due. Il fatto che Bersani sia sempre rimasto cosciente e che sia andato tempestivamente al pronto soccorso è considerato un fatto positivo dai medici. Danni definitivi, ha detto Giombelli, «non ne presumiamo, ma dobbiamo vedere le indagini successive perchè il rischio è rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente è un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti». L’ospedale di Parma diffonderà un nuovo bollettino medico domani intorno alle 11.
foto: Roberto Monaldo / LaPresse