La prima conferenza stampa delle Pussy Riot
Sono state liberate quattro giorni fa: hanno annunciato di voler formare un'organizzazione per i diritti dei detenuti
Venerdì 27 dicembre Maria Alyokhina e Nadezhda Tolokonnikova, componenti del collettivo punk russo “Pussy Riot”, hanno tenuto a Mosca la loro prima conferenza stampa da quando sono state liberate: sono uscite di prigione lunedì 23 dicembre grazie all’amnistia approvata in Russia mercoledì 18 dicembre. Erano state arrestate nell’agosto del 2012 insieme a un’altra componente del gruppo, e successivamente condannate per vandalismo legato all’intolleranza religiosa. In origine la condanna prevedeva la loro detenzione fino al marzo 2014.
Le due “Pussy Riot” hanno detto ai giornalisti che intendono formare una organizzazione per i diritti umani che avrà come obiettivo quello di migliorare le condizioni dei carcerati, e che sperano di collaborare con Mikhail Khodorkovsky, l’ex uomo più ricco della Russia rimasto in prigione per 10 anni – per motivi politici, secondo gli oppositori russi – e liberato il 19 dicembre (sebbene lui abbia chiarito che non desidera avere un ruolo politico attivo): «Vorrei invitare davvero Mikhail ad avere un ruolo pubblico», ha detto Tolokonnikova.
La nuova organizzazione, secondo Alyokhina e Tolokonnikova, non chiederà finanziamenti a singole persone ma si sosterrà grazie a una piattaforma di crowdfunding, cioè di autofinanziamento online. «Vogliamo ancora sbarazzarci di Putin», ha detto Tolokonnikova richiamando il verso di una canzone del gruppo. Entrambe hanno poi invitato i paesi occidentali a boicottare le prossime Olimpiadi invernali, ospitate dal 6 al 23 febbraio a Sochi, in Russia.