I Fratelli Musulmani sono un “gruppo terroristico”
Lo ha deciso oggi il governo egiziano: d'ora in poi verrà sanzionato chi appartiene, finanzia e promuove le attività del gruppo
Il governo ad interim dell’Egitto presieduto da Adli Mansur ha ufficialmente dichiarato il movimento islamista politico-religioso dei Fratelli Musulmani un «gruppo terroristico». L’annuncio è stato fatto mercoledì 25 dicembre dal ministro dell’Istruzione Hossam Eissa, dopo un lungo incontro che si è tenuto al Cairo tra i membri del governo egiziano. In pratica d’ora in avanti il governo potrà sanzionare tutti coloro che appartengono all’organizzazione, che la finanziano e che promuovono le sue attività, considerandoli legati o coinvolti in attività terroristiche.
I Fratelli Musulmani sono il movimento a cui appartiene anche l’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, deposto da un colpo di stato guidato dai militari lo scorso 3 luglio. Dopo essere rimasti esclusi dal potere per diversi decenni, il partito legato ai Fratelli Musulmani ha vinto le elezioni parlamentari all’inizio del 2012, quasi un anno dopo la caduta dell’ex presidente Hosni Mubarak. Uno dei leader, Mohamed Morsi, ha giurato come presidente il 30 giugno 2012, accentrando su di sé molti poteri durante l’anno successivo, e attirando diverse critiche sul suo operato, considerato dalle opposizioni sempre più autoritario.
Dopo il colpo di stato che ha deposto Morsi, il gruppo, registrato formalmente come un’organizzazione non governativa, è stato messo al bando: i suoi membri sono stati esclusi progressivamente dal potere e molti dei suoi leader – insieme ad altri semplici oppositori del governo, come il famoso blogger Alaa Abdul Fattah – sono stati arrestati e condannati per “incitamento alla violenza”. Le autorità egiziane hanno giustificato la decisione di oggi attribuendo ai Fratelli Musulmani la responsabilità di attentati e violenze compiuti in Egitto negli ultimi mesi – responsabilità sempre negata dalla Fratellanza.
Foto: il primo ministro egiziano Hazem Beblawi (GIANLUIGI GUERCIA/AFP/Getty Images)