• Mini
  • Martedì 24 dicembre 2013

Le criticate locandine italiane di “12 anni schiavo”

Segnalate su Tumblr e riprese da Buzzfeed: promuovono gli attori più famosi nonostante i loro piccoli ruoli, ignorano il protagonista

Aggiornamento. La società italiana BIM, che distribuisce il film in Italia, si è scusata per le locandine del film e ha annunciato di averle ritirate, ammettendo di averle “create e diffuse” senza l’autorizzazione della casa di produzione.

***

Il 20 febbraio 2014 uscirà in Italia 12 anni schiavo (12 Years a Slave), il nuovo film di Steve McQueen (Hunger, Shame), sulla storia vera di Solomon Northup, un afroamericano di New York rapito e venduto come schiavo nel 1841. Il film è interpretato da Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti e Brad Pitt, quest’ultimo è anche produttore. In occasione dell’anteprima del film, in alcune città italiane sono state esposte le locandine, che negli Stati Uniti hanno fatto discutere.

Le locandine italiane sono state segnalate prima su Tumblr, poi riprese da Buzzfeed e da molti altri siti di news americani, e molto criticate perché promuoverebbero soltanto gli attori bianchi e più conosciuti, nonostante i loro ruoli minori: in un poster, infatti, appare Brad Pitt, che nel film interpreta una particina, invece che il protagonista Chiwetel Ejiofor, attore nero che per la sua interpretazione ha già conquistato una nomination ai Golden Globe e che praticamente appare in ogni scena del film. In un altro poster della versione italiana si vede invece Brad Pitt con Michael Fassbender, altro attore molto popolare in Europa.

 

 

Il film sarà distribuito in Italia dalla BIM, mentre i poster sono stati realizzati dall’agenzia di comunicazione Fanatical About Cinema. Nessun dirigente della BIM ha commentato la scelta dei poster mentre un portavoce della casa di produzione Lionsgate, la cui etichetta Summit si occupa della promozione del film in Europa, ha dichiarato che i poster non erano autorizzati e non erano stati approvati da nessuno dei produttori o distributori. La Summit, in qualità di agente di vendita esclusivo per la distribuzione, sta indagando e prendendo provvedimenti per fermare la diffusione dei poster non autorizzati.