La condizione delle donne in Iran
Adriano Sofri racconta su Repubblica le «costrizioni mortificanti» che subiscono, e cosa sta provando a fare l'Italia
Adriano Sofri è stato recentemente in Iran, e ha raccontato su Repubblica la condizione delle donne in uno dei paesi che, secondo una recente indagine, sarebbe tra «i più americanizzati» al mondo. Nonostante questo e il fatto che la popolazione sia molto giovane, dice Sofri, «le donne subiscono costrizioni mortificanti: nell’abbigliamento, nelle separazioni in scuole, mezzi di trasporto, avvenimenti pubblici».
Teheran – Sono partito per l’Iran dopo aver sentito Lucio Caracciolo, dunque affidabilmente, riferire di un’indagine secondo cui i Paesi del mondo più americanizzanti sono l’Iran e il Vietnam. Notizia che vale quanto un Bignami di storia contemporanea.
Su un cambiamento nel regime e nella posizione internazionale dell’Iran la politica estera guidata da Emma Bonino ha puntato la sua posta più impegnativa, a ridosso delle decisioni sulla catastrofe siriana. Gli sviluppi, preparati segretamente da tempo, hanno mostrato come questa carta pesi per un vasto schieramento internazionale e specialmente per Obama. E anche come sia insidiata dentro e fuori. Negli Stati Uniti, l’opposizione è forte e rumorosa. In Iran, dove la grottesca bancarotta dei mandati di Ahmadinejad ha fatto terra bruciata, il partito dei duri ha dovuto rassegnarsi a un ricambio che si augura provvisorio.
Ancora una volta, si può dubitare che la partita si giochi tutta all’interno del regime, tra la sua ala più fanatica e superstiziosa e quella più aperta, e i diversi interessi che rappresentano. La linea era stata: se hanno fame, mangino nucleare e preghiere. Le sanzioni hanno arricchito i profittatori; i protagonisti del ricambio promettono di dare respiro a produzione e commerci.
Della dilapidazione di Ahmadinejad si parla con vergogna, come di una lunga ubriachezza molesta. Ma al centro del cambiamento sta una doppia questione anagrafica: i giovani e le donne. Gli iraniani sono più di 76 milioni, l’età media è di 27 anni, contro i quasi 44 dell’Italia. Persone che non hanno conosciuto il regime dello scià, la rivoluzione khomeinista, gli otto anni di guerra con l’Iraq.
(Continua a leggere su Triskel182)
Foto: BEHROUZ MEHRI/AFP/Getty Images