I matrimoni gay sono legali in New Mexico
Lo ha deciso la Corte Suprema dello stato, che ora è il diciassettesimo degli Stati Uniti a permettere i matrimoni egualitari
Giovedì 19 dicembre la Corte Suprema del New Mexico, nel sud ovest degli Stati Uniti, ha dichiarato legali i matrimoni tra persone dello stesso sesso definendo incostituzionale qualsiasi divieto alle unioni tra coppie gay e lesbiche. Lo stato è diventato così il sedicesimo degli Stati Uniti (più il District of Columbia) a riconoscere questo tipo di unioni.
Dallo scorso agosto 8 delle 33 contee dello stato avevano iniziato a permettere i matrimoni gay, dopo che un impiegato comunale di una contea nel sud aveva di sua spontanea volontà iniziato a concedere le prime licenze. Gli statuti delle singole contee, infatti, non vietano né autorizzano esplicitamente i matrimoni omosessuali, anche se storicamente le licenze per i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono state sempre negate a causa della legge che per la richiesta prevede delle sezioni specifiche per il sesso maschile e quello femminile. Le autorità di alcune contee hanno quindi richiesto l’intervento della Corte per chiarire la situazione e adottare una linea uniforme a livello statale.
Nella sua decisione la Corte ha precisato che «il New Mexico non può né costituzionalmente negare alle coppie dello stesso sesso il diritto di sposarsi, né privare queste persone dei diritti, delle tutele e delle responsabilità connesse alle leggi sul matrimonio». La sentenza è fondata sulla legge statale e sul divieto costituzionale di discriminare le persone in base al loro orientamento sessuale. Le oltre 1.000 coppie di gay e lesbiche che si sono già sposate in New Mexico a partire da agosto potranno ora avere la certezza che i loro matrimoni saranno riconosciuti in tutto lo stato.