L’accordo tra Putin e Yanukovich
La Russia ha promesso all'Ucraina prestiti per 15 miliardi di dollari e uno sconto sul prezzo del gas, nonostante le grandi proteste di piazza contro il riavvicinamento dei due paesi
Dopo avere incontrato il presidente ucraino Viktor Yanukovich a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che la Russia investirà l’equivalente di 15 miliardi di dollari in titoli di stato dell’Ucraina e che ridurrà il prezzo del gas che fornisce al paese di circa un terzo. Putin ha spiegato che questa soluzione aiuterà l’economia ucraina a riprendersi dalla crisi in cui si trova, rafforzando i rapporti commerciali tra i due stati. L’accordo arriva in un periodo difficile per Yanukovich, che da settimane deve fare i conti con enormi proteste di piazza a Kiev contro la sua decisione di ritardare un accordo commerciale con l’Unione Europea, dimostrando una certa dipendenza dalla Russia di Putin.
Il prezzo del gas russo passerà dagli attuali 400 dollari a 268,5 dollari ogni mille metri cubi, ha detto Putin, aggiungendo che “Russia e Ucraina sono unite da secoli di amicizia e hanno vissuto a lungo insieme come uno stesso paese”. Negli ultimi anni i rapporti commerciali tra i due paesi sono progressivamente diminuiti e la Russia mira a rinvigorirli, comprendendo anche altri paesi dell’ex Unione Sovietica per facilitare gli scambi delle merci e la possibilità per i lavoratori di trovare impiego nell’area, anche in paesi diversi da quelli di origine.
L’Ucraina è nel mezzo di una crisi economica molto difficile e sta negoziando da tempo con il Fondo Monetario Internazionale per avere assistenza finanziaria. Il paese sta trattando anche con l’Unione Europea per un nuovo accordo commerciale, sul quale Yanukovich ha dimostrato di avere grandi perplessità, che hanno portato alle proteste delle ultime settimane.
Secondo chi protesta, l’accordo proposto dall’UE consentirebbe di rendere più trasparente e dinamica l’economia dell’Ucraina, ancora chiusa e incapace di attrarre nuovi investitori. In cambio le autorità europee chiedono però una serie di riforme del mercato ucraino, che potrebbero avere conseguenze dirette sulle numerose società che hanno stretti rapporti commerciali con la Russia. Vladimir Putin non vuole che la Russia perda la propria influenza sull’Ucraina e questo spiega in parte l’accordo raggiunto oggi tra i due presidenti.
Yanukovich ha chiesto che siano ridiscussi diversi punti del proposto accordo europeo – che prevede tra l’altro il trasferimento all’estero di Yulia Tymoshenko, il capo dell’opposizione ucraina detenuta al termine di un processo controverso nonostante le cattive condizioni di salute – e la cosa richiederà mesi di trattative: l’eventuale approvazione non arriverà quindi prima della prossima primavera. Il presidente ucraino ha anche chiesto incentivi e finanziamenti da parte dell’UE per sostenere le riforme in ambito economico avanzate dalle autorità europee come condizione per formalizzare l’accordo.