L’allunaggio di “Coniglio di Giada”
È stato annunciato oggi: porta il primo veicolo robot cinese che percorrerà la superficie lunare
Sabato 14 dicembre la televisione di stato cinese CCTV ha annunciato che la missione spaziale Chang’e-3 ha concluso con successo l’allunaggio di una sonda sulla superficie del satellite della Terra. L’ultima sonda ad allunare fu la sovietica “Luna 24”, 37 anni fa, e solo altri due paesi al mondo sono riusciti a ottenere un risultato simile nei loro programmi spaziali, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Dalla sonda calerà sulla Luna un robot automatico (rover) chiamato Yutu – in cinese significa “Coniglio di Giada”, una figura mitologica legata alla Luna – che fornirà informazioni dettagliate sulla superficie lunare grazie alla sua dotazione tecnologica.
Il missile che trasportava la sonda era partito domenica 1 dicembre dalla stazione di lancio della città di Xichang, nella provincia di Sichuan, nel sud della Cina. La televisione cinese ha mostrato alcune immagini dell’allunaggio, ritenuta dai tecnici responsabili del programma la parte più complicata di tutta la missione: il modulo ha ridotto la velocità della sonda utilizzando dei propulsori inversi quando si trovava a circa 15 chilometri di distanza dalla superficie lunare, per poi spegnere del tutto i propulsori a circa 4 metri dall’impatto. “Coniglio di Giada” scenderà dalla rampa della sonda nelle prossime ore.
È la terza missione spaziale a comprendere l’esplorazione della superficie lunare tramite un robot automatico, ma secondo i responsabili del programma è la prima volta che il rover presenta una dotazione tecnologica così avanzata, tra cui un radar che permetterà di raccogliere misurazioni dettagliate della crosta lunare. “Coniglio di Giada” pesa circa 120 chilogrammi, è in grado di superare dislivelli fino a 30 gradi di inclinazione e di coprire una distanza di 200 metri in un’ora.
Secondo Dean Cheng della Heritage Foundation, un istituto di ricerca statunitense con sede a Washington, questo programma spaziale è una prova significativa della forza economica e delle possibilità della Cina: «l’esplorazione spaziale riflette il potere economico di una nazione – ha detto a BBC – e ha anche implicazioni sul piano militare, perché questa tecnologia spaziale ha un duplice scopo, da un lato riflette le tue capacità scientifiche e tecnologiche, e dall’altro ti fa apparire forte nelle relazioni internazionali». L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha detto che supporterà la missione cinese, ricostruendo la traiettoria di allunaggio per localizzare con precisione la sonda.
Come riporta BBC, la Cina ha investito ingenti somme nel programma spaziale: l’obiettivo di questo lancio è raggiungere la pianura vulcanica denominata “Baia degli Arcobaleni”; per il 2017 è programmata una missione che prevede di portare sulla Terra alcuni campioni di suolo lunare, e secondo Dean Cheng tra il 2020 e il 2030 la Cina potrebbe effettuare la prima missione lunare con un equipaggio.
Il nome del rover “Coniglio di Giada” è stato scelto tramite un sondaggio su internet che ha raccolto 3,4 milioni di voti: nella tradizione mitologica cinese, Coniglio di Giada è un coniglio che vive sulla Luna, la cui sagoma è riconoscibile a occhio nudo (più o meno allo stesso modo in cui noi riconosciamo talvolta i lineamenti di un volto), e sarebbe l’animale domestico della divinità Chang’e (da cui il nome della missione).