Il solletico al pinguino
Un nuovo capitolo della deriva pucciosa del Post
Due anni fa sul Post denunciammo un gravissimo fatto di cronaca che riguardava il comportamento criminale di un pinguino (lo trovate qui e vi invitiamo a mostrarlo ai vostri figli, o a cinque parenti a scelta), confermando un nostro costante interesse per le vicende che interessano questi pennuti dal baricentro basso. A dirla tutta, ancora a distanza di tanto tempo, proviamo un filo di vergogna per quella fiammata di giustizialismo e abbiamo deciso di metterci una pezza, peraltro pucciosa.
Il video, di qualche anno fa, mostra il giovane pinguino Cookie dello zoo di Cincinnati (Ohio, Stati Uniti) mentre un volontario del giardino zoologico gli solletica la pancia. A guardarlo, sembra che Cookie si diverta molto a farsi solleticare, ma in realtà non se la sta affatto ridendo. Il pinguino emette quei versi perché ha un grande appetito ed è in attesa di essere sfamato. Fino a quando dipendono dai genitori per nutrirsi, non è insolito che i pinguini diventino molto rumorosi quando hanno fame: emettono versi per attirare l’attenzione nella speranza che arrivi qualcuno a rigurgitargli qualcosa nel becco. Quanta poesia in un pasto caldo sul pack.