La cerimonia per Nelson Mandela in diretta
Dal grande stadio di Johannesburg: durerà quattro ore e parleranno tra gli altri Zuma, Obama e Raul Castro
Questa mattina, alle 10 ora italiana, nel grande stadio di Johannesburg, Sudafrica, si terrà una cerimonia per Nelson Mandela, morto lo scorso 5 dicembre. Lo stadio di Johannesburg può contenere 95.000 persone, e ci saranno diversi maxischermi al suo esterno e in altri stadi per permettere a decine di migliaia di altre persone di seguire la cerimonia. La cerimonia dovrebbe durare circa quattro ore. Lo stadio si trova a Soweto, la più grande area urbana di Johannesburg, popolata quasi esclusivamente da neri durante l’apartheid e luogo nel 1976 di una grande rivolta contro i bianchi, poi repressa con violenza dalla polizia.
Alla cerimonia di ricordo – che sarà aperta e condotti dal presidente sudafricano Zuma – saranno presenti oltre 90 capi di stato e di governo provenienti da mezzo mondo: tra questi Barack Obama e Raul Castro, che sono anche tra quelli che prenderanno la parola. Sarà presente anche il presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta. Insieme a Obama sono arrivati a Johannesburg anche tre ex presidenti degli Stati Uniti – Jimmy Carter, George W. Bush e Bill Clinton – e poi, tra gli altri, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, gli ex primi ministri britannici Tony Blair, Gordon Brown e John Major, il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, il presidente francese Francois Hollande, il primo ministro britannico David Cameron, il presidente dell’India Pranab Mukherjee, la presidente del Brasile Dilma Rousseff. Non ci saranno né il primo ministro né il presidente israeliano, ufficialmente per ragioni di costi (nel caso di Netanyahu) e di salute (nel caso di Peres), ma secondo la stampa anche perché l’impegno di Mandela contro l’apartheid è stato spesso visto – o usato – come segno di vicinanza anche alla causa palestinese.
Nelson Mandela sarà seppellito a Pretoria nei prossimi giorni. Domenica si terrà un funerale di stato nel suo villaggio natale, a Qunu.
foto: Chip Somodevilla/Getty Images