Cosa succede a Kiev
È arrivato un video di George Clooney per i manifestanti, Piazza Indipendenza non è stata sgomberata ma la polizia ha distrutto alcuni accampamenti
La possibilità di un dialogo tra il presidente ucraino Viktor Yanukovich e i manifestanti anti-governativi sembra allontanarsi dopo lunedì notte: il governo ha ordinato la distruzione di alcune barricate e piccoli accampamenti vicino ai palazzi governativi a Kiev e ha fatto interrompere la fornitura di energia elettrica al municipio della città, occupato da dieci giorni dagli attivisti e circondato dagli agenti che potrebbero sgomberarlo da un momento all’altro.
Piazza Indipendenza – il cuore delle proteste, dove sono accampate da giorni migliaia di persone – invece non è stata sgomberata, nonostante l’arrivo lunedì pomeriggio di centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa. I poliziotti hanno bloccato le uscite della piazza e accerchiato i manifestanti. Alcuni di loro indossavano elmetti ed erano armati con lunghi bastoni, e ci sono stati scontri con gli agenti. Di notte la temperatura è scesa sette gradi sotto lo zero, e sia poliziotti che manifestanti hanno dovuto affrontare il gelo e la neve, caduta lunedì.
Agenti dei servizi segreti sono entrati nel quartier generale del partito “Patria”, il cui leader parlamentare Arseniy Yatsenyuk è tra i principali organizzatori delle proteste, e hanno sequestrato alcuni computer. Ostap Semerak, un parlamentare di “Patria”, ha detto al Guardian che «in questo edificio ci sono gli uffici di molti parlamentari e questo gesto è stato completamente illegale. Se c’era un mandato dal tribunale avrebbero dovuto mostrarlo, questo comportamento è violento». “Patria” è soprattutto il partito dell’ex premier ucraina Yulia Tymoshenko, in carcere dal 2011, considerato simbolo e punto di riferimento delle proteste. Domenica i servizi di sicurezza hanno aperto un’indagine per tradimento contro alcuni politici, dei quali non è stata diffusa l’identità, e lunedì Yatsenyuk ha detto di essere stato convocato per un interrogatorio il giorno seguente.
Il primo ministro Mykola Azarov ha invitato i manifestanti ad abbandonare le barricate attorno ai palazzi governativi e minacciato di togliere i fondi federali all’ovest del paese, che ha iniziato lo sciopero generale. Soltanto lunedì il presidente Viktor Yanukovich aveva proposto di aprire una trattativa con i suoi tre predecessori per risolvere la crisi politica e trovare una pacificazione. Nel frattempo la diplomazia europea e quella statunitense stanno cercando di risolvere in qualche modo la crisi. Martedì e mercoledì l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione europea, Catherine Ashton, sarà a Kiev, mentre il vicepresidente americano Joe Biden e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso hanno telefonato al presidente Yanukovich chiedendogli di non usare la forza contro i manifestanti.
Lunedì Vitali Klitschko – ex campione di boxe e capo del partito liberale di centrodestra Udar, tra i leader delle proteste – ha pubblicato su Twitter un video in cui si vede l’attore George Clooney rivolgersi ai manifestanti. Tra le altre cose, Clooney dice: «Volevo mandare un messaggio a tutti voi coraggiosi cittadini dell’Ucraina che state combattendo per andare avanti e non tornare indietro. […] Quando guardate all’Occidente sappiate che noi guardiamo a voi con grande ammirazione. Vi auguriamo che la vostra missione sia pacifica e sicura. Vi auguriamo di avere il governo che volete. E vi auguriamo di avere la forza di tenere duro»·