La storia di Cicada 3301
Un complicato enigma online coinvolge e incuriosisce da due anni molte persone in tutto il mondo: e non si capisce da dove venga
“Cicada 3301” è un intricato enigma che ha appassionato molti utenti di internet negli ultimi due anni: il quotidiano britannico Daily Telegraph lo racconta attraverso la storia di Joel Eriksson, un informatico svedese di 34 anni. Il 5 gennaio 2012, navigando sul web, Eriksson vide per la prima volta un’immagine su 4chan, un popolare sito di condivisione di immagini (per lo più manga). Uno sfondo nero e scarni caratteri bianchi annunciavano:
“Salve, siamo in cerca di persone molto intelligenti. Per trovarle, abbiamo ideato un test. C’è un messaggio nascosto in quest’immagine. Trovatelo, e vi condurremo verso la strada che porta a noi. Non vediamo l’ora di incontrare quei pochi che arriveranno alla fine. Buona fortuna.”
L’avviso era firmato “3301”. Eriksson comprese che l’immagine mostrata ne nascondeva un’altra: cambiando il colore di ogni centesimo pixel, scoprì la formula “Tiberius Claudius Caesar”, seguito da una stringa di testo incomprensibile: riferimento a un cifrario utilizzato da Cesare che prevede la sostituzione di ogni lettera di una frase con un’altra, che la segue di un certo numero di posizioni nell’alfabeto. Eriksson sostituì le lettere adeguate e ottenne un indirizzo URL di un sito attivo. Ma ad aspettarlo c’era l’immagine di una papera, che lo avvisava che quella non era altro che un’esca.
Eriksson non si arrese e lavorando sul testo ricavò un altro link, questa volta una pagina su Reddit, un popolare sito di condivisione di link. Qui trovò la citazione cifrata di un libro e dei numeri maya, che iniziò a tradurre: si trattava evidentemente di qualcosa di più di un ordinario giochino su internet e la tecnica per usata per criptare gli indizi diventava sempre più raffinata. Infine, Eriksson arrivò ad alcune immagini di cicale. Si ricordò del fatto che le magicicade, una specie che vive negli Stati Uniti, hanno un ciclo biologico che le porta ad emergere dalla terra ogni 13 o 17 anni, per difendersi dai predatori (qui c’è la spiegazione del fenomeno). Con quest’intuizione e utilizzando i due numeri primi individuò il libro, intitolato “Owain, o la dama della fontana”: un racconto gallese del XII secolo.
Eriksson non era il solo a essersi impelagato in questa caccia al tesoro: migliaia di appassionati di informatica e crittografia, che avevano visto a loro volta l’immagine da cui tutto era cominciato, stavano discutendo sui forum online scambiandosi consigli e aggiornandosi sui propri risultati. Decodificando il racconto medievale, Eriksson e gli altri concorrenti arrivarono ad un numero di telefono, che corrispondeva a una segreteria telefonica in Texas: la voce registrata suggeriva di scovare i numeri primi associati all’immagine originale e di moltiplicarli tra loro. Uno di essi, diceva il messaggio, era 3301. Eriksson scoprì gli altri e eseguì le istruzioni. Il risultato, inserito in un motore di ricerca, reindirizzava a una pagina con un conto alla rovescia e l’immagine di una grossa cicala che conteneva in codice il messaggio: “Avete fatto un buon lavoro per arrivare fin qui. La pazienza è una virtù. Ricontrollate alle 17 di lunedì 9 gennaio”. A quell’ora di quel giorno la pagina svelò 14 coordinate corrispondenti a 14 città, da Varsavia a New Orleans, da Seul alle Hawaii. Nessuna delle persone che stava condividendo online la ricerca viveva in queste città, ma nella settimana successiva alcuni le raggiunsero apposta. Trovarono – seguendo le indicazioni – dei manifesti con una grossa cicala e dei codici QR (quei quadrati in bianco e nero da leggere con gli smartphone) attaccati a dei lampioni.
Gli appassionati che avevano preso parte alla ricerca erano ormai tantissimi, ed era chiaro che dietro gli enigmi doveva esserci qualcosa di ben organizzato. Le ipotesi furono molte: Scientology, la CIA, la NSA, Anonymous. Gli scettici erano invece convinti che non fosse altro che una gigantesca presa in giro, o tutt’al più un’operazione commerciale. Quest’ultima teoria era suffragata dal precedente di Microsoft, che nel 2004 aveva organizzato un ARG (Alternate Reality Game), ossia un gioco di ruolo che collega internet al mondo reale, per promuovere l’uscita del videogioco Halo 2. Ma col passare del tempo cominciarono anche le accuse tra i partecipanti: una donna, che si presentava come “Wind”, fu scoperta a disseminare indizi falsi su vari forum. Un presunto whistleblower prese a sostenere di essere un ex membro del progetto Cicada e ad ammonire gli utenti dal prendervi parte, perché dietro tutto si nascondeva una religione occulta a cui aderivano militari e accademici da tutto il mondo, e progettavano di trasformare l’umanità in una sorta di Superuomo nietzschiano. Molti invece rimanevano convinti che la caccia al tesoro fosse organizzata dalla CIA o dal MI6, per reclutare nuovi agenti. Già alcune agenzie governative statunitensi e britanniche avevano adottato strategie simili, proprio postando immagini su 4chan.
“Cicada 3301” è ancora un mistero. Jim Gillogly, ex presidente dell’American Cryptogram Association, è tuttora convinto che il reclutamento sia il suo scopo: come già avvenne per alcuni programmi segreti durante la Seconda Guerra Mondiale, per i quali vennero nascosti messaggi segreti sul Daily Telegraph. Del resto, in un momento così delicato dal punto di vista della sicurezza informatica (vedi lo scandalo della NSA), gli esperti di crittografia sono molto richiesti dalle agenzie governative, ma non solo: per Gillogly Cicada potrebbe essere stato creato da una banca o un’azienda di informatica. Oppure, come molti altri sospettano, potrebbe essere una trovata di un gruppo di hacker per allargare la comunità.
I codici QR sui lampioni rimandavano a immagini che, decrittate, citavano il testo del 1992 Agrippa, dello scrittore William Gibson: un poema in versi attraverso il quale si raggiungeva un link ad una rete virtuale privata, una darknet. Ma ad avere accesso a questa fase furono in pochissimi: il link smise di funzionare quasi subito lasciando il messaggio “We want the best. Not the followers”. Eriksson non era tra questi: pochi giorni dopo trovò su 4chan un’immagine che annunciava che la ricerca era giunta al termine. Un membro di Anonymous diffuse un’altra immagine presa dal sito Pastebin che sembrava una lettera di congratulazioni a chi ce l’aveva fatta e diceva tra l’altro:
“NON DIFFONDERE QUEST’INFORMAZIONE. Vi state senza dubbio chiedendo che cosa facciamo noi siamo qualcosa tipo un ‘think thank’ e il nostro scopo principale è ricercare e sviluppare tecniche per aiutare le idee che sosteniamo libertà privacy sicurezza”
La lettera offriva ai vincitori la possibilità di diventare membri dell’organizzazione misteriosa, e chiedeva loro se pensassero che quest’informazione andasse divulgata. Nient’altro era chiarito. Il 4 gennaio 2013 una nuova immagine postata su 4chan annunciava che la ricerca di Cicada proseguiva. Gli indizi questa volta cominciavano da un trattato di Aleister Crowley, un esoterista inglese (che affascinò anche i Beatles: lo misero sulla copertina del loro disco Sgt. Pepper’s). Ma di nuovo, dopo una lunga serie di indizi, la cicala misteriosa è scomparsa, annunciando di aver trovato i suoi uomini. Adesso – con molti siti e media internazionali che stanno riprendendo la storia – i curiosi aspettano il gennaio 2014, ipotizzando che una nuova ricerca cominci.