Matteo Renzi è il nuovo segretario del PD
Il sindaco di Firenze eletto a grandissima maggioranza, i votanti sono quasi tre milioni
Matteo Renzi ha vinto le primarie del Partito Democratico e ne sarà il nuovo segretario. Quando lo scrutinio ha superato l’80 per cento dei seggi, Renzi ha il 67,8 per cento dei voti, seguito da Gianni Cuperlo con il 18 per cento e Pippo Civati con il 14,3 per cento. Formalmente Renzi sarà eletto segretario alla prima riunione della neo-eletta assemblea nazionale del partito, ma la portata del suo vantaggio rende la sua elezione scontata. Nella prima fase del congresso, quando avevano votato soltanto gli iscritti, Renzi aveva ottenuto il 46,7 per cento, Cuperlo il 38,4 per cento, Civati il 9,1 per cento. Non è ancora disponibile un dato ufficiale sull’affluenza, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.900.000 elettori.
(Il discorso della vittoria di Renzi)
Renzi ha 38 anni e dal 2009 è sindaco di Firenze. Un anno fa si era candidato alle primarie del centrosinistra per la candidatura a presidente del Consiglio ed era stato sconfitto al ballottaggio da Pier Luigi Bersani, poi sconfitto alle elezioni politiche. Nel discorso con cui ha commentato la sua vittoria, Renzi ha criticato molto Grillo – «se sono incostituzionali i nostri parlamentari, lo sono anche i suoi» – e poi ha detto: «Questa non è la fine della sinistra: è la fine di un gruppo dirigente della sinistra». Enrico Letta, presidente del Consiglio, ha detto: «Lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al paese ed al centrosinistra». Renzi ha promesso che il PD chiederà una legge elettorale che salvi il bipolarismo e un “cambio di passo” su diverse altre questioni importanti, visto che il PD rappresenta «la grande maggioranza della maggioranza che sostiene il governo».
Matteo Renzi è il quinto segretario della storia del Partito Democratico, fondato nel 2007. Il primo fu Walter Veltroni, dal 15 ottobre 2007 al 21 febbraio 2009. Il secondo fu Dario Franceschini, dal 21 febbraio 2009 al 7 novembre 2009. Il terzo fu Pier Luigi Bersani, dal 7 novembre 2009 al 20 aprile 2013. Il quarto è stato Guglielmo Epifani, dall’11 maggio 2013 a oggi.
Nelle prossime pagine, la cronaca dei risultati.
23.01 – Renzi conclude: «Come si può non essere ambiziosi quando ti è stato dato l’onore di guidare il partito più grande del paese più bello del mondo. Il meglio deve ancora venire, da domani ci divertiamo insieme»
22.54 – 6397 sezioni scrutinate su 8476. Renzi al 68%, Cuperlo al 17,9%, Cuperlo al 14,1%.
22.50 – Renzi: «Questa non è la fine della sinistra: è la fine di un gruppo dirigente della sinistra».
22.48 – Alla fine l’Inter ha pareggiato contro il Parma, tre a tre.
22.46 – Renzi ancora molto duro contro Grillo – se sono abusivi i parlamentari del PD lo sono anche i suoi, ha detto in sintesi – e soprattutto molto netto in difesa del bipolarismo: scordatevi il proporzionale e la Prima repubblica, ha detto. «Due milioni e mezzo di italiani hanno detto “no, grazie”».
22.42 – Renzi: «Abbiamo la peggiore classe dirigente che la storia europea degli ultimi trent’anni abbia conosciuto».
22.38 – Renzi: «Oggi che abbiamo vinto, pensiamo a tutte le volte in cui abbiamo perso, pensiamo a quando siamo caduti e ci siamo rialzati, a chi è in carcere, a chi vive in difficoltà a causa della crisi economica: poggiamo il nostro sguardo su chi non ce la fa»
22.33 – Renzi ne dice quattro a Grillo, già che c’è: «Domenica scorsa qualche migliaio di italiani stanchi e nauseati si è riunito in piazza per il giorno dell’insulto. Oggi milioni di italiani hanno detto cosa vogliono fare, hanno deciso di partecipare, hanno dimostrato di essere migliori della loro classe dirigente»
22.29 – Renzi: «Non l’avremmo mai detto, caro Pippo, che in soli tre anni la Leopolda sarebbe diventata maggioranza nel PD». Molto più che maggioranza: in questo momento Renzi e Civati insieme rappresentano l’82 per cento degli elettori.
22.27 – Parla Renzi, diretta streaming qui.
22.18 – 5672 sezioni scrutinate su 8476. Renzi al 68%, Cuperlo al 17,9%, Civati al 14,1%.
22.13 – Civati ha chiesto «che il PD trovi orgoglio e coraggio», perché il PD «con questa classe dirigente può vincere le elezioni». È tornato a chiedere cosa farà il PD mercoledì quando si voterà la fiducia in Parlamento e si è augurato che venga approvata al più presto una riforma del sistema elettorale. «Mi sono spesso interrogato sul chi me l’abbia fatto fare. L’abbiamo fatto perché ci crediamo, e ci siamo divertiti come dei bambini: siamo stati in posti difficili, a Taranto, in Val di Susa, a Piombino. Abbiamo parlato in posti difficili, perché quando parli di matrimoni egualitari perdi un po’ di voti. Continueremo a farlo. Non bisogna celebrare la popolarità, bisogna conquistarla». Ha concluso dicendo: «Secondo me questo è il vero momento di fondazione del Partito Democratico».
22.06 – Il discorso di Civati in diretta streaming qui.
22.04 – L’ANSA riprende una dichiarazione di Enrico Letta, presidente del Consiglio:
Letta: “Con il nuovo segretario Matteo Renzi lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al paese ed al centrosinistra”. “Una partecipazione così alta al voto è fondamentale per fare del Pd un argine contro il populismo crescente. Complimenti ai candidati che hanno condotto battaglie all’altezza della sfida. Sono sicuro che ognuno di loro spenderà al meglio la legittimazione e il consenso ricevuti”. (ANSA).
22.01 – Cuperlo manda due messaggi a chi parla di possibilità di scissioni (retroscenisti, soprattutto). Il primo: «nessuno scenderà da questo treno». Il secondo: «il nuovo segretario sarà il segretario di tutti»:
21.59 – Intanto, per chi ci tenesse: l’Inter vince 3-2.
21.58 – Cuperlo: «La responsabilità di quello che non siamo riusciti a fare è interamente mia».
21.56 – Cuperlo: «Non siamo riusciti a convincere la maggioranza di coloro che sono andati a votare. Ha prevalso un’altra impostazione, un cambiamento diverso, e di questo è giusto prendere atto. Verso Renzi avrò un comportamento leale e sincero. Il nostro impianto culturale non si esaurisce con il voto di oggi».
21.52 – Cuperlo ha detto di aver chiamato Renzi e di essersi congratulato con lui. Ha ringraziato militanti e volontari. Poi ha detto: «Se ho capito bene, quando si perde è importante fare un bel discorso. Non sono sicuro di possedere questa capacità ma voglio provare a dire un po’ di cose su quello che dovremo cercare di fare da domani. Da questo passaggio il popolo democratico esce più sereno e più forte».
21.51 – Sta parlando Cuperlo, diretta streaming qui.
21.44 – Davide Zoggia, responsabile organizzativo del PD, spiega che il dato dell’affluenza sarà disponibile solo alla fine dello scrutinio. E si riferisce a Renzi parlando di “nuovo segretario”.
21.41 – La proiezione definitiva di Quorum per SkyTg24: Renzi al 68%, Cuperlo al 18%, Civati al 14%.
21.39 – I dati ufficiali quando è stato superato il 50 per cento dello scrutinio, 4410 sezioni scrutinate su 8476. Renzi al 68,4 per cento, Cuperlo al 17,8 per cento, Civati al 13,9 per cento.
21.28 – I dati regione per regione, quando lo scrutinio è arrivato a 4261 sezioni scrutinate su 8476.
21.12 – Dati ufficiali, 3662 sezioni scrutinate su 8476: Renzi al 68,6 per cento, Cuperlo al 17,8 per cento, Civati al 13,6 per cento.
21.07 – Dai dati regionali si apprende che la regione in cui va peggio Renzi è la Sardegna, quella in cui va peggio Cuperlo è la Toscana, quella in cui va peggio Civati è la Basilicata. Al contrario, quella in cui Renzi va meglio è la Toscana, quella in cui Cuperlo va meglio è la Basilicata, quella in cui Civati va meglio è la Liguria. Al momento, eh: dati parziali.
21.02 – Intanto Europa ha già un editoriale a caldo sulla vittoria di Renzi.
Prima notizia. Matteo Renzi ha vinto. Vedremo con quale cifra, sembra il 70 per cento, forse meno. Comunque, una valanga. È una svolta anche dal punto – come dire? – psicologico per la sinistra italiana. Il cui leader da oggi è un giovanotto che non proviene dalla sinistra storica. È un “nativo” del Pd. In un certo senso, il fattore K cade definitivamente oggi: non nel senso della legittimità di governare (questa è una cosa acquisita da anni) ma nella possibilità che il partito della sinistra sia davvero “scalabile”. Anche da uno completamente “nuovo”, e per di più urticante rispetto alle abitudini storiche della sinistra. Vada, Renzi, dritto come un treno. Sapendo parlare a tutte le anime del partito.
Seconda notizia. La sinistra, l’apparato, la tradizione, i seguaci di Bersani e D’Alema: tutto questo non basta più. Il popolo dem vuole altro. È una storia che resta, ma minoritaria. Da domani il Pd non sarà più l’ennesima stazione del “viaggio” Pci-Pds-Ds.
(continua a leggere su Europa)
21.00 – Per chi di voi ci tenesse: intanto l’Inter perde.
20.57 – Aggiornamento dati ufficiali PD, 2839 sezioni scrutinate su 8476. Renzi 68,5%, Cuperlo 17,9%, Civati 13,6%.
20.52 – Maria Elena Boschi, deputata del PD tra i primi sostenitori di Renzi, ha detto a Sky: «credo che Matteo Renzi abbia vinto, non ci sarà il ballottaggio». Boschi ha aggiunto che già domani Renzi dovrebbe diffondere i nomi della sua segreteria.
20.47 – I primi dati ufficiali parziali provenienti dal PD. Si basano su 2235 sezioni scrutinate su 8476, poco più del 25 per cento.
20.42 – Oggi si sceglie il quinto segretario della storia del PD. Il primo fu Walter Veltroni, dal 15 ottobre 2007 al 21 febbraio 2009. Il secondo fu Dario Franceschini, dal 21 febbraio 2009 al 7 novembre 2009. Il terzo fu Pier Luigi Bersani, dal 7 novembre 2009 al 20 aprile 2013. Il quarto è stato Guglielmo Epifani, dall’11 maggio 2013 a oggi. Formalmente però il nuovo segretario sarà eletto durante la prima seduta dell’assemblea nazionale del partito.
20.37 – Intanto su Sky Gianfranco Rotondi ha un maglione notevole.
Certe cose vanno viste e non descritte #rotondifashion pic.twitter.com/6wrYhgCEL6
— Suzukimaruti (@suzukimaruti) December 8, 2013
20.36 – Renzi ha dato appuntamento ai suoi alle 22.
20.30 – Prendeteli con un miliardo di molle, e sappiate che non hanno al momento nessun valore generale, ma il sito di Renzi ha pubblicato i dati delle prime 260mila schede scrutinate e il risultato al momento è: Renzi 70 per cento, Cuperlo 18 per cento, Civati 12 per cento.
20.27 – Il titolo di apertura del Corriere è un modo come un altro per dire che l’affluenza è molto buona.
20.25 – Tra circa 15 minuti SkyTg24 avrà una prima proiezione sui risultati delle primarie, fornita dall’istituto Quorum.
20.20 – Come era andata l’ultima volta che si era votato per il segretario del PD, nel 2009? I votanti furono 3.102.709. Il candidato più votato fu Pier Luigi Bersani con il 53,2 per cento, poi Dario Franceschini con il 34,3 per cento e infine Ignazio Marino con il 12,5 per cento. Quattro anni dopo Bersani è stato il candidato premier sconfitto del centrosinistra alle ultime politiche; Franceschini è stato a lungo sostenitore di Bersani e capogruppo del PD, mentre oggi sostiene Renzi; Marino è stato eletto sindaco di Roma.
20.14 – Secondo la maggior parte dei sondaggi circolati nelle ultime settimane, Matteo Renzi dovrebbe vincere con un margine molto superiore al 50 per cento. Il sito Termometro Politico e YouTrend hanno fornito in questi giorni le medie dei sondaggi dei principali istituti di ricerca. Renzi è sempre stato dato, a seconda dei giorni, tra il 62 e il 66 per cento.
20.10 – Intanto alla sede del PD sta parlando il segretario uscente Guglielmo Epifani, elogiando l’alta partecipazione al voto.
20.04 – Nell’attesa dei primi risultati, ricordiamo come si vince e che cosa succede se nessun candidato supera il 50 per cento dei voti:
Ai candidati a segretario sono collegate le liste delle circoscrizioni per l’elezione dei mille delegati che saranno quindi eletti all’Assemblea nazionale. Se un candidato ottiene la maggioranza assoluta viene proclamato segretario durante la prima seduta dell’Assemblea. Se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta, viene indetto un ballottaggio tra i due candidati più votati. Il ballottaggio viene votato dai soli delegati nel corso della stessa Assemblea. In questo caso diventa segretario il candidato che ha raggiunto il maggior numero di voti.
20.00 – Si sono chiusi i seggi per le primarie del segretario. Il responsabile organizzativo Davide Zoggia – che ieri aveva dato qualche numero: circa 100 mila volontari e 8.800 seggi – ha annunciato nel pomeriggio che i primi risultati cominceranno a esserci intorno alle 22.
19.52 – Insieme al segretario del Partito Democratico, si eleggono anche i delegati all’assemblea nazionale del PD: come ricorda un creativo poster del PD di Foggia, dove si sfidano Massimo D’Alema per le liste di Gianni Cuperlo e Ivan Scalfarotto per quelle di Matteo Renzi (e si vota in una palestra di boxe).
19.45 – Dove hanno votato i candidati: Matteo Renzi alle 9.30 al seggio di piazza dei Ciompi a Firenze.
Grazie a tutti i volontari che consentono le primarie e ai cittadini che stanno votando. Buon voto! Se non voti, l’Italia non #cambiaverso
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 8 Dicembre 2013
Giuseppe Civati ha votato a Monza, nel seggio del circolo di via Lecco 12 – dove è segretario sua madre Rossana, vedi aggiornamento precedente – intorno alle 11.30.
Ho votato. E ho votato bene. 🙂 #civado #cisonoandatogià
— civati (@civati) 8 Dicembre 2013
Poco dopo ha votato anche Gianni Cuperlo, a Roma, nel circolo PD di piazza Verbano. Cuperlo ha assicurato i giornalisti di non aver votato per sé stesso.
Votato. Non dico se per uno dei tre candidati, ma insomma, uno mi sembrava particolarmente convincente. Grazie ancora http://t.co/14Kbv0zaug
— Gianni Cuperlo (@giannicuperlo) 8 Dicembre 2013
19.36 – Una delle foto della giornata è stata scattata oggi a Monza: Pippo Civati ha votato nel seggio in cui la madre Rossana è segretario.
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Domenica 8 dicembre si è votato alle primarie per la scelta del segretario del Partito Democratico. I tre candidati, formalizzati alla convenzione nazionale del PD del 24 novembre, sono Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. Il responsabile organizzativo del Partito Democratico Davide Zoggia, in una conferenza stampa alle 18.30, ha comunicato che il dato definitivo sull’affluenza, insieme ai primi risultati del voto, dovrebbero essere resi pubblici intorno alle 22. Alle 18, il PD ha detto che i votanti sono stati 1.950.000.
Foto: Lapresse