I cartelli dei senzatetto di New York
Ognuno è una storia, come mostra il reportage del fotografo Spencer Platt
Il fotografo Spencer Platt di Getty Images ha realizzato un reportage sui senzatetto di New York, e in particolare sui cartelli su cui scrivono richieste di aiuto e denaro: alcuni si definiscono semplicemente “sfortunato”, i veterani della guerra in Iraq scrivono che soffrono del disturbo post traumatico da stress, alcuni augurano buone feste e altri chiedono un aiuto per il loro cane e poi per se stessi.
Secondo nuovi dati diffusi a novembre dal Dipartimento della casa e dello sviluppo urbano statunitense, nel gennaio del 2013 le persone senzatetto a New York erano 64.060, un incremento del 13 per cento rispetto al gennaio del 2012. L’aumento è secondo solo a quello di Los Angeles – che ha raggiunto il 27 per cento – dove le persone senza casa però sono meno, 53.798. A livello nazionale le persone senzatetto sono diminuite del 4 per cento, passando da 633.782 a 610.042. Numeri così alti sono dovuti alla crisi economica e al fatto che più persone e famiglie di prima non riescono a permettersi l’affitto. Negli Stati Uniti il 23 per cento dei senzatetto ha meno di 18 anni, mentre il numero di persone che impiega più della metà dello stipendio in un affitto è cresciuto del 43 per cento dal 2007.
A New York l’aggravarsi del problema è visto come una grave sconfitta del sindaco uscente Michael Bloomberg, che nel 2004 aveva annunciato un ambizioso piano per ridurre il numero dei senzatetto di due terzi nel giro di cinque anni. All’epoca le persone senza casa in città erano 38 mila. Il nuovo sindaco Bill de Blasio ha promesso di distribuire anche ai senzatetto le case popolari e allargare i sussidi per pagare l’affitto.