Il nuovo sito del Manifesto
È online da ieri, senza pubblicità, con novità sugli abbonamenti e un paywall “poroso” in arrivo
Da mercoledì 4 dicembre il manifesto – «quotidiano comunista» fondato nel 1969 e pubblicato da una società cooperativa i cui soci sono gli stessi giornalisti – è online con un nuovo sito. Come spiega Matteo Bartocci, una delle più importanti firme del manifesto, la realizzazione del nuovo sito è stata possibile grazie alle donazioni di 1448 persone. Il nuovo sito fa parte di un più ampio rinnovamento della versione digitale, che nel 2013 ha incluso nuove app per iPad e iPhone, la pubblicazione di diversi ebook su Amazon e la creazione di un mensile dedicato all’Estremo Oriente. Nei primi due anni di avviamento il manifesto si finanzierà solo grazie alle vendite, agli abbonamenti e alla poca pubblicità su carta. Per il momento si potranno leggere 20 articoli gratis a settimana (per poterne leggere di più ci si dovrà abbonare).
Il sito che vedete su www.ilmanifesto.it è un regalo per voi. È il risultato della generosità di 1.448 donatori che hanno sottoscritto per realizzarlo e dell’impegno dei lavoratori del manifesto e di thePrintLabs che hanno lavorato a tappe forzate per rispettare la promessa con i lettori.
La versione che vedete è ancora una versione «beta» con molte cose da mettere a punto. Le innumerevoli funzioni che abbiamo previsto saranno rilasciate gradualmente e vedrete le novità materializzarsi sui vostri schermi mano a mano che le completiamo.
Il manifesto.it è un cantiere aperto ma abbiamo deciso di condividerlo da subito con voi in modo che possiate partecipare in prima persona allo sviluppo di un progetto che non ha molti simili nella stampa italiana. È tutt’altro che perfetto. Anzi, è pieno di errori. Errori umani, non di uffici marketing. Che correggeremo grazie alle vostre segnalazioni e al vostro aiuto. Per noi è una scommessa politica a tutto campo. Anche incompleto, alcuni «dettagli» speriamo saltino subito agli occhi: non c’è la pubblicità. È una sfida temeraria, viste le nostre magre finanze, ma che facciamo con la massima fiducia nella nostra comunità, che saprà prendere tra le mani un progetto che può crescere solo se noi facciamo un buon lavoro e voi contribuite alla sua realizzazione. O il sito del manifesto è uno strumento politico e di incontro o non è.Le pagine che vedete su Internet, realizzate con un lavoro davvero a tutto campo dagli straordinari ragazzi di thePrintLabs, sono scritte da una redazione che non distingue più (e imparerà a farlo sempre meglio nel corso del tempo) tra informazione su carta e informazione digitale.
Il manifesto diventa un giornale completamente integrato tra edicola, Internet, dispositivi mobili e social network. Pensare un quotidiano come la somma di questi prodotti separati è molto dispendioso economicamente per una impresa “piccola” come la nostra. Ed è sbagliato per voi lettori. Il nostro lavoro è rendervi impossibile non “curiosare” nel manifesto ovunque siate e qualunque modalità scegliate. Ci troverete non solo in edicola ma su facebook, twitter e sui vostri telefonini. Potrete leggerci dove e quando volete. Il nuovo sito non è soltanto il «nostro» sito. È un sito fatto per voi realizzato grazie alle vostre donazioni. È una responsabilità che qui a via Bargoni sentiamo molto forte. Lo abbiamo costruito con le vostre sottoscrizioni e perciò sia noi che voi dobbiamo averne cura. È davvero un «bene comune». In qualunque momento potete dire come la pensate, cosa va e cosa non va. Siamo partiti in corsa e quindi ci saranno problemi. Ma sono messi nel conto. Perché è sì un sito di informazione ma è soprattutto il sito di una «comunità» molto particolare come quella del manifesto. Noi siamo persone che lavoriamo insieme. A ciascuno perciò il compito di contribuire, informarsi e informare, farlo crescere e diventare sempre più bello ed efficace.