Un altro giorno di proteste in Ucraina
Durante gli scontri con la polizia i manifestanti contro il governo hanno occupato il municipio di Kiev
Domenica 1 dicembre, alcune migliaia di manifestanti hanno occupato il municipio della città di Kiev, capitale dell’Ucraina. Le proteste sono cominciate quasi una settimana fa, quando i manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro la decisione del governo di non firmare un accordo che avrebbe rafforzato i legami del paese con l’Unione Europea. Centinaia di agenti di sicurezza si stanno radunando fuori dal municipio, preparandosi a occuparlo nuovamente e a respingere i manifestanti. Sabato 30 novembre il governo aveva vietato ulteriori manifestazioni, ma dalla mattina di domenica decine di migliaia di persone si sono radunate in Piazza Indipendenza, nel centro di Kiev.
Durante la giornata ci sono stati numerosi scontri tra la polizia e i manifestanti, con diverse cariche e lanci di lacrimogeni. I manifestanti hanno tentato di usare un bulldozer per rompere il cordone di polizia che proteggeva la sede del Partito delle Regioni del presidente Viktor Yanukovych.
Le manifestazioni degli ultimi giorni sono cominciate dopo il 21 novembre scorso, quando il governo ucraino ha deciso di sospendere il processo di preparazione per la firma di un importante accordo di libero scambio con i paesi dell’Unione Europea. L’accordo avrebbe dovuto essere firmato il 28-29 novembre durante la riunione in programma tra Ucraina e paesi dell’UE a Vilnius, in Lituania.
La questione dei legami dell’Ucraina con la Russia e del suo avvicinamento all’Unione Europea è una delle più importanti e delicate per il paese da molto tempo. Yanukovych, per giustificare la sua scelta, ha dichiarato che l’Ucraina non può permettersi l’interruzione del commercio con la Russia, una conseguenza secondo lui inevitabile di un intensificarsi dei legami del suo paese con l’Unione Europea.