La sede del Washington Post è stata venduta
Per 159 milioni di dollari a una società immobiliare: il giornale continuerà ad affittarla finché non sarà individuata una nuova sede
Il palazzo dove dal 1950 ha sede il quotidiano statunitense Washington Post è stato venduto. L’acquirente è Carr Properties, una società di investimento immobiliare che opera nella zona di Washington e che ha pagato 159 milioni di dollari: l’accordo dovrebbe concludersi nel marzo 2014.
Il Washington Post è lo storico quotidiano della capitale degli Stati Uniti e uno dei giornali più famosi e autorevoli del mondo, divenuto internazionalmente noto in particolare per lo scoop sullo scandalo Watergate negli anni Settanta. Il palazzo è un edificio contemporaneo situato quattro isolati a nord dalla Casa Bianca. Vi si trovano la sede delle attività editoriali e commerciali del quotidiano dal 1976.
In agosto Donald Graham, appartenente alla famiglia che controllava il giornale da quattro generazioni e amministratore delegato di Washington Post Company – società che ora ha un nuovo nome, Graham Holdings – accettò di vendere per 250 milioni di dollari il giornale al fondatore e amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos. Graham aveva spiegato che le «entrate erano diminuite per sette anni di fila» e che le innovazioni introdotte «avevano avuto un discreto successo in lettori e in qualità, ma non avevano potuto nulla per il declino dei profitti». Graham disse che la vendita del giornale non avrebbe comportato alcun cambiamento radicale rispetto a prima e sullo stesso punto aveva insistito Bezos in una sua dichiarazione, pubblicata sul sito del Washington Post.
La vendita della sede, infatti, che comprende i 12 piani dell’edificio e il terreno circostante, era stata decisa già prima della cessione del quotidiano, che continuerà ad occuparla in affitto almeno fino al settembre del 2015 e finché non ne sarà individuata un’altra «più moderna, luminosa, aperta ed efficiente che possa supportare meglio le attività e far avanzare la nostra missione nel futuro», ha detto l’amministratore delegato Katharine Weymouth.
La nuova sede non è stata ancora individuata e le ricerche stanno proseguendo. Oliver T. Carr III, presidente e amministratore delegato di Carr Properties non ha immediatamente commentato la notizia, ma in passato, parlando di una possibile acquisizione dell’edificio che non è stato qualificato come monumento storico e che dunque potrà essere liberamente modificato, aveva spiegato che sarebbe stato adatto per un uso misto: uffici, residenze, forse un albergo.