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  • Lunedì 25 novembre 2013

Il testo del Quirinale sulla grazia a Berlusconi

«Non solo non si sono create le condizioni per un eventuale intervento, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni»

Italian President Giorgio Napolitano looks on during the swearing in ceremony of the new government at the Quirinale Palace in Rome on April 28, 2013. Italy's new coalition government was sworn in today, bringing fresh hope to a country mired in recession after two months of bitter post-election deadlock watched closely by European partners. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Italian President Giorgio Napolitano looks on during the swearing in ceremony of the new government at the Quirinale Palace in Rome on April 28, 2013. Italy's new coalition government was sworn in today, bringing fresh hope to a country mired in recession after two months of bitter post-election deadlock watched closely by European partners. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

L’ufficio stampa del Quirinale ha diffuso domenica sera questa nota in risposta alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, che sabato aveva definito l’imminente voto sulla sua decadenza da senatore “un colpo di stato” sostenendo che Napolitano avrebbe dovuto dargli la grazia.

Su tutti i problemi relativi alla sentenza definitiva di condanna pronunciata l’1 agosto scorso dalla Corte di Cassazione nei confronti del sen. Berlusconi, il presidente della Repubblica si è in questi mesi sempre espresso e comportato in coerenza con la sua ampia dichiarazione pubblica del 13 agosto. Nulla è risultato però più lontano del discorso tenuto sabato dal sen. Berlusconi dalle indicazioni e dagli intenti che in quella dichiarazione erano stati formulati.

Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni. Di qui il pacato appello del presidente della Repubblica a non dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalità.

foto: FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images