Come cambia la metro di Londra
Dal 2015 tutte le biglietterie saranno chiuse, nel weekend alcune linee funzioneranno 24 ore su 24
La “Transport for London”, l’ente responsabile dei trasporti pubblici di Londra, ha annunciato per il 2015 due importanti cambiamenti che riguarderanno i servizi della metropolitana della città, il cui primo tratto fu aperto il 9 gennaio di 150 anni fa e che, con circa 270 stazioni, è una delle più grandi e famose del mondo.
Entro la fine del 2015 tutte le biglietterie all’interno delle singole stazioni della metropolitana saranno chiuse e sostituite dalle macchinette self service. Il nuovo progetto prevede la redistribuzione – ma non il taglio, è stato precisato – di 750 posti di lavoro: il personale precedentemente impiegato nella vendita dei biglietti sarà trasferito per fornire assistenza ai passeggeri. Secondo la “Transport for London”, attualmente meno del 3 per cento dei passeggeri della metropolitana si rivolge alle biglietterie: per questo il cambiamento avvantaggerà gli utenti e porterà a risparmiare più di 40 milioni di sterline l’anno. I sindacati, invece, hanno denunciato i programmi di taglio e hanno minacciato per i prossimi mesi una serie di scioperi.
È stato anche deciso che alcune linee della metropolitana, sempre a partire dal 2015, funzioneranno 24 ore su 24 il venerdì e il sabato. Il nuovo servizio, chiamato “night tube”, riguarderà innanzitutto le linee Piccadilly, Victoria, Central e Jubilee, ma si prevede che con il tempo verrà esteso anche ad altre linee. Il sindaco di Londra Boris Johnson, commentando i cambiamenti, ha dichiarato:
«Da 150 anni la Tube è il cuore pulsante di Londra: nelle sue arterie ha trasportato milioni di persone e ha contribuito a guidare lo sviluppo e la crescita economica della nostra grande città. Ora è arrivato il momento di migliorare la metropolitana, di farla salire di livello: per questo, per la prima volta nella storia di Londra, fornirà un servizio di 24 ore nei fine settimana. Questo non porterà solo a un aumento dei posti di lavoro ma migliorerà ulteriormente la reputazione di Londra come la migliore grande città del pianeta in cui vivere, lavorare, viaggiare e investire»