Filippine, sta arrivando una portaerei
È americana, trasporta viveri, medicinali e anche elicotteri, sarà il punto di riferimento dei soccorsi: intanto i morti a causa del tifone sono oltre 2300
Giovedì 14 novembre il governo delle Filippine ha diffuso un nuovo bollettino, aggiornando i dati sul numero delle persone morte a causa del tifone Haiyan, che negli ultimi giorni della scorsa settimana ha portato piogge e venti molto forti su parte del paese. Secondo il governo la grande perturbazione ha causato la morte di 2.357 persone e il ferimento di 3.853, ci sono inoltre ancora 77 persone disperse. Il nuovo dato si avvicina a quello annunciato nei giorni scorsi dal presidente filippino, Benigno Aquino, che aveva smentito le notizie sulla stima di circa 10mila morti, dicendo di prevedere tra i 2.000 e i 2.500 decessi a causa del tifone. Le autorità locali non escludono comunque che il numero possa aumentare nei prossimi giorni.
Il governo filippino stima che circa 8 milioni di persone siano state interessate direttamente da Haiyan, in un’ampia porzione di territorio che comprende 43 province. Ci sono circa 500mila sfollati, la maggior parte ospitati nei centri di accoglienza e di emergenza governativi e della Croce Rossa. Il tifone ha danneggiato complessivamente quasi 237mila abitazioni: 130mila di queste sono completamente distrutte. Nella maggior parte dei casi si trattava di baracche, capanne e case di legno, che non hanno retto al passaggio dei venti molto forti e delle onde anomale lungo le coste.
Autorità locali, governo filippino e diversi paesi esteri stanno partecipando all’organizzazione e alla gestione dei soccorsi. Nelle prossime ore è previsto l’arrivo nelle Filippine della portaerei statunitense George Washington, insieme con alcune navi a farle da scorta. La nave sarà utilizzata come punto di riferimento per estendere le operazioni di ricerca e di salvataggio nelle aree più interessate da Haiyan. Trasporta tra le altre cose diversi elicotteri, che consentiranno di triplicare il numero di mezzi aerei fino a ora utilizzati per le ricerche. Gli elicotteri saranno anche utilizzati per il trasporto di acqua e cibo agli sfollati. Altre navi della marina militare statunitense arriveranno nella zona nei prossimi giorni, con nuovi aiuti per la popolazione. Entro dicembre potrebbe arrivare anche una nave ospedale, sempre degli Stati Uniti.
Il Regno Unito sta inviando navi e mezzi aerei nelle Filippine, mentre il governo giapponese sta preparando una spedizione di un migliaio di soldati e di alcune imbarcazioni. Altri paesi partecipano indirettamente, attraverso lo stanziamento di fondi e risorse economiche per aiutare la popolazione.
A distanza di quasi una settimana dal passaggio del tifone Haiyan, in molte zone i soccorsi arrivano ancora a rilento, causando forti tensioni tra chi è rimasto senza acqua, cibo e medicinali. Il governo filippino ha respinto le critiche circolate negli ultimi giorni, ricordando che il tifone ha portato una devastazione su larga scala e ribadendo che l’operazione di aiuto e soccorso è senza precedenti nella storia del paese.
Tra le situazioni critiche c’è quella di Tacloban, città nella provincia di Leyte quasi totalmente distrutta dal tifone. Migliaia di persone non hanno ancora ricevuto aiuti e da giorni devono fare i conti con la mancanza di acqua e cibo, vivendo spesso a pochi metri di distanza dai corpi delle persone morte, che non è stato ancora possibile recuperare. Ci sono state violenze e saccheggi, anche se le autorità locali dicono di avere messo in sicurezza tutti i magazzini temporanei da dove vengono distribuiti sacchi di riso e altri alimenti per la popolazione.
Il governo filippino ha inviato nuove truppe a Tacloban per assicurare l’ordine, ma tenere sotto controllo un’area ampiamente devastata con le strade ricoperte di macerie non è semplice. Nella zona sono attivi anche 300 militari dell’esercito statunitense, che coordinano l’arrivo degli aiuti umanitari.