Edvard Munch a Genova

Le foto della mostra che espone 80 opere dell'artista norvegese nato 150 anni fa, che ha aperto il 6 novembre

Il prossimo 12 dicembre sarà il 150esimo anniversario della nascita di Edvard Munch, uno dei maggiori vanti della cultura e della storia della Norvegia. Tra le mostre previste in tutto il mondo in occasione della ricorrenza c’è anche quella che si tiene dal 6 novembre 2013 al 27 aprile 2014 al Palazzo Ducale di Genova. La mostra di Genova espone 80 opere di Munch divise in 8 sezioni, dedicate, tra le altre, ai suoi lavori giovanili, agli autoritratti, al simbolismo e ai ritratti delle donne della sua famiglia (le opere sono oli, tempere, pastelli, litografie, xilografie). Tra le opere esposte ci sono anche due serigrafie dell'”Urlo”, il dipinto più famoso di Munch, che quest’anno compie 120 anni (un po’ di cose sull’Urlo di Munch si possono leggere qui). La mostra espone anche 6 opere realizzate da Andy Warhol e ispirate a Munch.

Come hanno spiegato gli stessi organizzatori, non è stato semplice mettere insieme una mostra con le opere di Munch, perché queste sono conservate nella quasi totalità in pochissimi musei norvegesi o appartengono a un numero molto ristretto di collezionisti, che se ne privano con molta difficoltà. La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE; è curata da Marc Restellini, tra le altre cose direttore della Pinacoteca di Parigi. Restellini, che già nel 2010 si era occupato della mostra parigina Edvard Munch ou l’Anti-Cri, ha descritto così Munch:

«[È un] artista che potremmo in qualche modo considerare il contrario di tutto ciò che esisteva fino ad allora. Munch si oppone deliberatamente a ciò che vede e conosce. In una logica quasi anarchica, si mette in contrasto con l’impressionismo, il simbolismo, il naturalismo per inventarsi una forma di espressione artistica in rivolta contro tutto ciò che sin dalla sua infanzia gli è stato presentato come regola sociale»

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Edvard Munch all’Associazione degli artisti di Kristiania, 1912
Foto di Andrea B. Wilse, copia negli archivi del Munch Museet
©The Norwegian Museum of Cultural History

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©Munch Museet