“Tifoni e uragani esistono da sempre”
Luca Mercalli spiega perché non si può dire che il disastro delle Filippine abbia a che fare col riscaldamento globale
Il climatologo Luca Mercalli, della Società Meteorologica Italiana, lunedì 11 novembre si occupa sulla Stampa del tifone Haiyan, che negli ultimi giorni è passato sulle Filippine causando la distruzione di migliaia di case e la morte di centinaia di persone (le stime più pessimistiche, da confermare, parlano di 10mila morti). Mercalli spiega che “tifoni e uragani esistono da sempre” e che quindi non bisogna chiedersi se il riscaldamento globale sia stato la causa principale di Haiyan: “la domanda corretta sarebbe: l’intensità e la frequenza di questi eventi meteorologici estremi sta aumentando per via del riscaldamento globale?”. E la risposta è molto complicata.
Chi si ricorda più di Bopha? È stato il tifone più distruttivo a colpire le Filippine, con un miliardo di dollari di danni e 1146 vittime. Bopha, nome internazionale dell’evento battezzato Pablo dal servizio meteorologico filippino è avvenuto nel dicembre 2012.
E chi si ricorda più di Thelma? La tempesta tropicale fino a ieri più mortifera delle Filippine, localmente chiamata Uring? Ha provocato 5081 morti a inizio novembre 1991. E della depressione tropicale Winnie di fine novembre 2004? Ha fatto quasi 1600 vittime. Questo per dire che in quella zona del Pacifico i tifoni non sono una novità, ogni anno tra sei e nove eventi colpiscono le isole. Ora è arrivato Haiyan, o Yolanda per i locali, un tifone di categoria cinque, la più elevata della scala Saffir-Simpson, probabilmente tra i quattro più impetuosi mai registrati sul globo, con un’intensità massima del vento medio su un minuto pari a 315 km/h e una raffica massima a 378 km/h.
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