Il video dell’ultima intervista di Lou Reed
Rilasciata lo scorso 21 settembre, durante un servizio fotografico per una marca di cuffie: ha parlato del suono e di cosa rappresentava per lui nella musica
Lo scorso 27 ottobre è morto a 71 anni Lou Reed, cantante e musicista del gruppo rock dei Velvet Underground, e uno dei musicisti più influenti degli ultimi cinquanta anni. Il 21 settembre – scrive Rolling Stone – Reed ha rilasciato la sua ultima intervista, discutendo di quello che per lui rappresentava il suono, quale fosse il suo significato e a quali immagini lo rimandasse: «Il suono è più di un semplice rumore. Un suono ordinato è musica», ha detto.
Parlando con la regista francese Farida Khelfa, durante un servizio fotografico per la Parrot – azienda specializzata nella produzione di cuffie – Lou Reed ha raccontato come è diventato un musicista e come abbia sempre cercato di scoprire, attraverso il suono, il modo migliore per suonare la sua musica: «Conosco il modo in cui mi piace sentire il suono delle cose», ha detto, «non ascolterei Beethoven se non avesse dei bellissimi suoni bassi, i violoncelli, i flicorni». E sul suono grave nella musica, ha aggiunto: «Se non ci sono bassi è come essere amputati, come essere senza gambe».
Lou Reed ha spiegato inoltre di non apprezzare il suono che si ascolta sui CD, definendolo «orribile», e ha raccontato di aver recentemente rimasterizzato tutti i suoi dischi per cercare di migliorare il loro suono attraverso le nuove tecnologie di mixaggio: «È stato così bello che mi ha fatto piangere», ha confessato. «I suoni sono inspiegabili, c’è un certo tipo di suono che senti nella tua testa, sono i tuoi nervi, il sangue che scorre dentro», ha spiegato. E alla domanda fatta da Khelfa su quale fosse il suo primo ricordo di un suono, Lou Reed ha detto che su questo punto tutti condividono la stessa esperienza: «Il primo ricordo di un suono dovrebbe essere il battito del cuore di tua madre», e andando avanti, «si cresce, sin da quando si è piccoli, ascoltando il ritmo… E poi ci sono i suoni naturali…. Il suono del vento. Il suono dell’amore».