Quanto costa la Corte Costituzionale
Parecchio, scrive l'economista Roberto Perotti, e molto più che in altri paesi
L’economista Roberto Perotti ha scritto un articolo sul sito lavoce.info in cui ha calcolato quanto costa la Corte Costituzionale. Secondo i suoi dati, la Corte costa molto più delle istituzioni omologhe in altri paesi occidentali: ogni anno più di 41 milioni di euro, contro, ad esempio, i 13 della Corte suprema del Regno Unito. Perotti definisce quella della Corte Costituzionale uno degli scandali più grossi della pubblica amministrazione, anche per l’ampia serie di privilegi che sono associati alla carica. Qualche mese fa si era tornato a parlare dei costi della Corte Costituzionale – detta anche “Consulta”, dal nome del palazzo romano in cui ha sede – per un’altra questione: il fatto che i presidenti vengano spesso eletti quando mancano loro pochi mesi alla pensione.
Forse il più grande scandalo della pubblica amministrazione in Italia è anche uno dei più nascosti: la Corte Costituzionale. Per ovvie ragioni, pochi hanno il coraggio di parlarne. Ma i bilanci parlano da soli: sentiamo cosa dicono (premessa: per motivi ignoti, la Corte Costituzionale pubblica su Internet solo i bilanci di previsione, anche per gli anni passati).
Cominciamo dalle retribuzioni.La retribuzione lorda del presidente della Corte è di 549.407 euro annui, quella dei giudici di 457.839 euro (2). La retribuzione media lorda dei 12 giudici britannici è di 217.000 euro, meno della metà. Il Canada è simile: 234.000 euro per il presidente, 217.000 per i giudici. Negli USA siamo a circa un terzo della retribuzione italiana: 173.000 euro per il presidente e 166.000 per i giudici.
Ma la differenza fra la remunerazione dei giudici italiani e i colleghi stranieri è fortemente sottostimata. Il dato italiano non include svariati benefits in natura. Le auto blu, in primis, su cui vedi sotto. Inoltre i costi dei singoli viaggi ferroviari, aerei o su taxi effettuati per ragioni inerenti alla carica sono a carico della corte; ogni auto abbinata ad ogni giudice ha una tessera viacard e il telepass; i giudici dispongono di un cellulare e di un pc portatile e i costi dell’utenza telefonica domestica sono a carico della Corte (salvo rinuncia del singolo giudice); i giudici dispongono inoltre di una foresteria, composta di uno o due locali con annessi servizio igienico e angolo cottura, nel Palazzo della Consulta o nell’immobile di via della Cordonata.
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