Il giorno di Twitter in Borsa

La società ha collocato 70 milioni di azioni raccogliendo 1,8 miliardi di dollari: si aspetta di capire come se la caverà e se incontrerà le difficoltà di Facebook

Aggiornamento delle 23 – Il titolo di Twitter in borsa ha chiuso a 44,94 dollari,in rialzo del 72,84 per cento rispetto al prezzo fissato al lancio, 26 dollari.

16:50 – Il titolo di Twitter in borsa ha aperto a 45,10 dollari, il prezzo fissato per azione dall’offerta pubblica iniziale era di 26 dollari.

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Oggi a New York alle 9:30 (le 15:30 in Italia) inizierà il primo giorno in borsa di Twitter. Le sue azioni saranno acquistate e vendute nel listino del New York Stock Exchange, come aveva annunciato la società a metà ottobre, a qualche settimana di distanza dalla presentazione della sua offerta pubblica iniziale (IPO) alla Security Exchange Commission, l’ente di vigilanza della borsa valori negli Stati Uniti. Il debutto di Twitter sui mercati è molto atteso dagli analisti, che vogliono scoprire quale sarà l’atteggiamento degli investitori nei confronti della società, a circa un anno e mezzo di distanza dalla quotazione di Facebook, altra importante società di Internet il cui titolo ha sofferto molto nei primi mesi di contrattazione nel listino tecnologico del NASDAQ.

Mercoledì 6 novembre Twitter ha messo in vendita le proprie azioni al prezzo di 26 dollari ciascuna, aumentando quindi il prezzo rispetto ai 20 dollari annunciati a fine ottobre. Considerata l’alta domanda degli investitori, la società avrebbe potuto effettuare un aumento ancora più marcato, ma si sarebbe esposta a più rischi sulla tenuta del suo titolo in borsa nei primi giorni di scambi. L’IPO di Twitter è la più grande per il mercato statunitense dopo quella di Facebook e porta la società a una valutazione intorno ai 14,4 miliardi di dollari.

In vista del debutto in borsa Twitter ha venduto 70 milioni di azioni, operazione che ha fruttato 1,8 miliardi di dollari. Gli acquirenti sono stati principalmente grandi fondi di investimento e clienti individuali, con l’appoggio delle banche che hanno dato la loro consulenza per la quotazione in borsa, a partire da Goldman Sachs. Le banche si sono date da fare per piazzare la maggior parte delle azioni tra un numero limitato di investitori, interessati a mantenere le azioni nel lungo periodo e quindi a dare stabilità al titolo in borsa di Twitter, che sarà quotato con la sigla TWTR. Si stima che circa i tre quarti dei 70 milioni di azioni siano per una trentina al massimo di investitori. Per quelli più piccoli l’opportunità di entrare in possesso di qualche azione Twitter inizierà oggi, quando saranno aperti gli scambi a Wall Street.

Twitter gode di una buona reputazione tra gli investitori nonostante non sia ancora in attivo. Nell’ultimo trimestre, terminato a settembre, ha avuto perdite per circa 64,6 milioni di dollari e secondo le previsioni non sarà in attivo prima del 2015. Facebook al momento della sua IPO realizzava già utili, ma era del resto molto più grande e aveva un sistema pubblicitario più affidabile per generare ricavi.

Nell’ultimo anno Twitter ha prodotto ricavi per 534,5 milioni di dollari, ma ha costi di gestione molto alti e per ora è sopravvissuta grazie ai corposi finanziamenti da parte di investitori e fondi, che confidano di rientrare dei loro investimenti nel medio periodo. In un anno gli utenti attivi su base mensile sono aumentati del 39 per cento, raggiungendo quota 231,7 milioni. Una crescita notevole, ma al rallentatore se confrontata con l’anno precedente in cui ci fu un aumento di utenti mensili pari al 65 per cento.

La società sta studiando diverse soluzioni per dare maggiore rilievo agli annunci pubblicitari che sono mostrati ai suoi iscritti. Circa il 75 per cento degli utenti utilizza Twitter attraverso dispositivi mobili come smartphone e tablet, una percentuale molto alta, sulla quale la società si vuole concentrare per creare pubblicità più personalizzate e basate sul luogo in cui si trovano le persone che accedono ai suoi servizi. Già adesso il 70 per cento dei ricavi della pubblicità deriva dagli annunci mostrati sui dispositivi mobili. Twitter utilizzerà parte del denaro ottenuto con la sua IPO per investire nella pubblicità e creare nuovi sistemi per renderla più redditizia, attirando nuovi inserzionisti.