La spazzatura nelle strade di Madrid
Da ieri i netturbini scioperano contro licenziamenti e tagli agli stipendi – foto
Martedì 5 persone sono state arrestate a Madrid, in Spagna, con l’accusa di aver bruciato auto e altri oggetti durante le proteste e lo sciopero generale dei netturbini della città. Lo sciopero è iniziato martedì per protestare contro la proposta delle aziende che gestiscono la nettezza urbana di licenziare circa 1.130 dei quasi 6.000 impiegati – tra netturbini e giardinieri – e di ridurre gli stipendi dei restanti dipendenti del 40 per cento. Nella notte tra lunedì e martedì circa ottomila persone hanno protestato contro il progetto, bruciando rifiuti in strada e rovesciando cassonetti. Dopo due giorni di sciopero, le strade e le piazze di Madrid sono ricoperte di bottiglie di plastica, cartacce, foglie secche e altri rifiuti, mentre i bidoni sono tutti pieni di spazzatura.
Martedì le aziende che gestiscono il servizio per il comune hanno proposto di licenziare 945 persone, a patto che i sindacati presentino soluzioni alternative per ridurre i costi. I sindacati hanno risposto che ad agosto erano già state licenziate 350 persone e sono pronti a protrarre ancora lo sciopero. Un netturbino a Madrid guadagna dai 1.000 ai 1.200 euro al mese: i tagli potrebbero ridurne lo stipendio fino a 600 euro. Quello che sta accadendo a Madrid non è un caso isolato: negli ultimi tempi in Spagna il governo e gli enti locali hanno tagliato molto sui servizi pubblici per ridurre il loro debito, causando grandi manifestazioni e scioperi di studenti, lavoratori nel settore sanitario e altri dipendenti pubblici.