Come si spiano i cellulari?
Dopo lo scandalo del cellulare di Angela Merkel, l'Economist spiega le tecniche principali per ascoltare conversazioni altrui
Oggi BBC ha scritto che la Germania e il Brasile hanno presentato una bozza di risoluzione alle Nazioni Unite in cui chiedono che l’Assemblea generale condanni l’uso eccessivo della sorveglianza elettronica. È l’ultima mossa diplomatica nel caso delle attività di spionaggio dell’NSA, l’agenzia di sicurezza nazionale statunitense, che sono emerse grazie alle rivelazioni di Edward Snowden e che hanno causato grandi difficoltà nelle relazioni degli Stati Uniti con diversi paesi europei. Il caso è tornato di attualità per un episodio particolarmente imbarazzante: il cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel, secondo le ultime informazioni, era sotto controllo almeno dal 2002.
Il blog The Economist Explains ha provato a rispondere alla questione di come vengano intercettati i cellulari, e lo Spiegel ha aggiunto qualche particolare su quello che si sa del telefono del cancelliere tedesco.
Un telefono cellulare è essenzialmente un telefono attaccato ad una radio. Chiunque può ascoltare sulle onde radio tra il dispositivo e la stazione radio a cui è connesso. Per prevenire l’intercettazione casuale, i telefoni usano spesso (anche se non sempre) la cifratura, che combina i dati in modo che solo il ricevente possa dar loro un senso. Ma non tutte le cifrature sono uguali.
Quelle dei telefoni più vecchi, di cosiddetta “seconda generazione” (2G) utilizzano una tecnologia che risale al 1991 e che può essere facilmente decrittata dai computer oggi in uso. Lo standard tecnologico per i cellulari di terza generazione (3G) è diverso, poiché questi hanno un sistema di cifratura più complesso, che migliora ancora con il 4G, ma entrambi non sono perfetti. I documenti di Snowden, comunque, sembrano dire che le agenzie di spionaggio fanno pressione sui produttori perché inseriscano meccanismi che garantiscono comunque l’accesso ai dati.
Un’altra possibilità è quella di installare una stazione radio “pirata” a cui far agganciare il telefono bersaglio. In un video del 2010, un celebre hacker ed esperto di sicurezza informatica, Chris Paget – nel frattempo diventata Kristin Paget e assunta da Apple – mostra che è possibile farlo con meno di duemila dollari di attrezzatura acquistabile in un negozio di elettronica. Questa procedura è utilizzata spesso dalle forze di polizia di tutto il mondo.
Con una stazione radio “pirata”, spiega il blog, si può costringere i cellulari a disattivare la loro cifratura. Ed è una pratica più diffusa di quanto si pensi: l’FBI ha rimosso senza troppo rumore molte stazioni che si trovavano nell’area di Washington ed erano operate da ambasciate straniere, secondo un libro recente.
Lo Spiegel ha scritto pochi giorni fa – era la storia di apertura del numero del 28 ottobre, con il titolo “Il nido” – che il tetto della nuova ambasciata americana a Berlino, in Pariser Platz (quella dove si trova la Porta di Brandeburgo) era “un nido di spionaggio” da cui “un’unità speciale della CIA e dell’NSA sembrano aver monitorato gran parte delle comunicazioni dei cellulari nella zona dei palazzi del governo” e ci sarebbero prove anche di intercettazioni del cellulare di Angela Merkel provenienti da lì. Non è chiaro esattamente quale tecnologia sia stata utilizzata, ma il settimanale ha perfino indicato una piccola stanza senza finestre sul tetto – in effetti molto adatta come set di un film di spie – come il luogo più probabile per le attrezzature.