Il nuovo tunnel ferroviario del Bosforo
Sarà inaugurato oggi ma se ne parla da 150 anni: collegherà la parte europea di Istanbul con quella asiatica
Oggi, martedì 29 ottobre, sarà inaugurato in Turchia un tunnel ferroviario sul Bosforo che collegherà la zona europea di Istanbul con la parte asiatica. Istanbul si estende infatti su entrambe le sponde dello stretto che divide l’Europa dall’Asia e unisce il Mar Nero al Mar di Marmara. Per la sua posizione geografica privilegiata, al centro delle rotte tra oriente e occidente, il canale è sempre molto trafficato da navi dirette o provenienti da Russia, Bulgaria, Romania, Georgia e Ucraina.
Il nuovo tunnel è costato più di 3 miliardi di euro, è lungo 13,6 chilometri, è stato progettato per resistere ai terremoti e ha una parte sommersa a 60 metri sotto il livello del mare: dovrebbe contribuire allo sviluppo di un’importante via commerciale che si estende dalla Cina fino all’Europa occidentale e alleggerire il traffico sui due ponti già esistenti sullo stretto.
L’idea del collegamento fra i due continenti risale al sultano ottomano Abdoul Medjid nel 1860. Negli anni Ottanta furono fatti i primi studi di fattibilità, ma solo nel 2004 l’attuale primo ministro Recep Tayyip Erdogan, ex sindaco di Istanbul, ha avviato il piano di realizzazione che ha definito «un sogno lungo 150 anni». I lavori sarebbero dovuti terminare nel 2009, ma si sono prolungati per difficoltà tecniche e a causa del ritrovamento di diversi reperti archeologici: 40 mila oggetti in totale, tra cui i resti di 30 navi bizantine.
Dopo l’inaugurazione, il tunnel ferroviario – che fa parte di un progetto più ampio chiamato “Marmaray” e che prevede un miglioramento della rete di treni metropolitani e la costruzione di 76 chilometri di linee ferroviarie per collegare i due continenti – non sarà però pienamente operativo: la parte in servizio sarà infatti ancora molto limitata. L’apertura ufficiale è stata anticipata probabilmente per farla coincidere con la celebrazione dei novanta anni della nascita della Repubblica turca, istituita nel 1923 dopo l’abolizione del sultanato. Alla cerimonia parteciperà anche il primo ministro del Giappone Shinzo Abe, dato che la Banca giapponese per la cooperazione internazionale è la principale finanziatrice del progetto con 735 milioni di euro.