Chi è il nuovo presidente della Georgia
Giorgi Margvelashvili ha vinto le elezioni al primo turno: ha 44 anni, ha studiato molta filosofia ed è un amico del primo ministro Ivanishvili
Il nuovo presidente della Georgia si chiama Giorgi Margvelashvili, ha 44 anni ed è uno stretto alleato dell’attuale primo ministro Boris “Bidzina” Ivanishvili. Margvelashvili ha vinto le elezioni presidenziali che si sono tenute domenica 27 ottobre, superando di parecchi voti il principale sfidante, David Bakradze, appoggiato dal presidente uscente georgiano Mikheil Saakashvili. Anche se i risultati definitivi non sono stati ancora diffusi (per il momento Margvelashvili è dato a circa il 62 per cento), domenica pomeriggio Bakradze ha riconosciuto la vittoria di Margvelashvili. Avendo superato ampiamente il 50 per cento delle preferenze, Margvelashvili non dovrà andare al ballottaggio.
Il nuovo presidente della Georgia è un personaggio di cui non si è scritto molto, almeno finora, anche perché ha iniziato a partecipare alla vita politica del paese in tempi piuttosto recenti. Margvelashvili è nato a Tbilisi il 4 settembre 1969: allora Tbilisi faceva parte dell’Unione Sovietica, ora è la città più grande e popolosa della Georgia con circa 1,5 milioni di abitanti. Fin da giovane Margvelashvili si interessò molto agli studi filosofici. Frequentò filosofia all’Università statale di Tbilisi, e a 25 anni si specializzò all’Università Centrale Europea di Budapest, in Ungheria.
All’inizio degli anni Novanta lavorò anche come guida alpina per un’agenzia di viaggi del Caucaso, ma nel 1995 si avvicinò ulteriormente al mondo della politica e della diplomazia, unendosi all’ufficio di Tbilisi del National Democratic Institute for International Affairs, organizzazione creata dal governo statunitense che si occupa del consolidamento della democrazia nei paesi in via di sviluppo. Dal 2000 Margvelashvili è stato per diversi anni rettore dell’Istituto georgiano per gli Affari Pubblici di Tbilisi, fino a diventare nell’ottobre 2012 ministro dell’Istruzione nel governo Ivanishvili.
Margvelashvili era stato nominato candidato per il “Sogno georgiano”, il partito politico di Ivanishvili, alle presidenziali dello scorso maggio. Il primo ministro Ivanishvili aveva spiegato che la sua candidatura era stata decisa all’unanimità all’interno del partito. Fino a poco prima Margvelashvili non faceva parte di “Sogno georgiano” e non aveva partecipato direttamente alla campagna elettorale per le elezioni legislative del 2012. Era comunque uno stretto confidente di Ivanishvili, che lo aveva definito come un «amico». Al momento della nomina di Margvelashvili a candidato alla presidenza del paese, Ivanishvili aveva anche detto: «Lui è molto creativo ed è unico nelle situazioni di crisi; ha esperienza nelle attività di management; ha esperienza anche in politica; è un buon analista, un buon esperto».
La vittoria di Giorgi Margvelashvili è anche un po’ la storia del primo ministro Ivanishvili, il cui appoggio è stato senza dubbio fondamentale per il risultato finale. Ivanishvili è l’uomo più ricco della Georgia, ha vissuto a lungo all’estero, in Russia e Francia (paese di cui è anche cittadino). Dal 2004 è tornato a vivere in Georgia dove ha condotto una vita molto diversa da quella che viene di solito associata ai ricchi oligarchi della regione. Ivanishvili ha annunciato che si dimetterà dopo l’insediamento del nuovo presidente – verso metà novembre – spiegando di avere raggiunto il suo obiettivo di rendere la Georgia un paese con un sistema politico multi-parititico.
Foto: Giorgi Margvelashvili stringe la mano a un sostenitore di “Sogno georgiano” nel quartier generale del partito a Tbilisi, il 27 ottobre 2013 (AP Photo)