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  • Domenica 27 ottobre 2013

Il rocambolesco finale della terza partita delle World Series

Non era mai successo che una partita delle finali del baseball si risolvesse così: ora siamo 2 a 1 e dentro vi diciamo per chi (per non rovinarla agli altri)

Il manager dei Boston Red Sox John Farrell discute con l’arbitro Dana DeMuth dopo la chiamata di ostruzione al nono inning (AP Photo/Matt Slocum)

Il manager dei Boston Red Sox John Farrell discute con l’arbitro Dana DeMuth dopo la chiamata di ostruzione al nono inning (AP Photo/Matt Slocum)

La terza partita delle World Series, le finali del campionato americano di baseball, si è conclusa con una rocambolesca e contestata vittoria dei St. Louis Cardinals, che ora sono avanti per due a uno contro i Boston Red Sox in una serie di sette partite che sarà conclusa quando una delle squadre ne avrà vinte quattro.
“Uno dei più bizzarri finali di una partita delle World Series”, lo ha chiamato il sito ufficiale della lega MLB. Al nono e ultimo inning, con le due squadre sul 4-4, gli arbitri hanno ritenuto che Allen Craig dei Cardinals – che aveva appena raggiunto la terza base – fosse stato ostacolato da un fallo di “ostruzione” da parte del Terza Base di Boston, e che quindi la sua successiva eliminazione mentre cercava di raggiungere casa base e il punto non fosse valida: il regolamento prevede che dopo un’ostruzione la palla perda di fatto la sua giocabilità, se l’azione prosegue.

Tutto questo ha generato una grande agitazione e polemiche e litigi in campo – lo stesso Craig non ha capito subito cosa fosse successo – ma alla fine anche gli entusiasti festeggiamenti dei Cardinals e la celebrazione di Craig, che era reduce da un infortunio al piede che ha reso ancora più epico nei commenti successivi il suo goffo inciampare. La gara 4 si giocherà domenica sera ancora a Saint Louis.