Wikipedia e Chelsea-Bradley Manning
Sull'edizione inglese si è discusso molto su come chiamare e descrivere la fonte di WikiLeaks, che ha deciso di diventare donna: ci sono stati commenti transfobici e utenti banditi
Nell’agosto del 2013, Bradley Manning, il soldato statunitense condannato a 35 anni di carcere per aver fornito a WikiLeaks centinaia di migliaia di documenti e materiali riservati che furono poi diffusi e pubblicati su Internet, aveva fatto sapere in una lettera di volersi chiamare Chelsea Manning e di voler iniziare una terapia ormonale per diventare una donna. La questione della sua identità sessuale è stata oggetto di discussioni e controversie anche su Wikipedia nell’edizione inglese, l’enciclopedia «gratuita e universale» scritta in rete da volontari e controllata da un comitato di amministratori.
Generalmente, sul sito di Wikipedia le cancellazioni o le modifiche avvengono per consenso e in alcuni casi per votazione. Se ci sono controversie che non trovano soluzione, può intervenire con decisioni vincolanti l’Arbitration Committee, una sorta di tribunale creato da uno dei fondatori di Wikipedia, Jimmy Wales, nel dicembre del 2003. L’Arbitration Committee è direttamente intervenuto su centinaia di casi, il più celebre dei quali, prima della voce relativa a Manning, è stato quello relativo a Scientology.
Dopo la lettera di Manning, sul forum di discussione del sito era stato aperto un dibattito su come nominare la pagina che raccontava la sua biografia e, dopo alcuni giorni, era stato “ufficialmente” deciso che Chelsea Manning sarebbe rimasta Bradley Manning:
«Nonostante l’articolo riconoscesse il cambiamento di nome facendo riferimento a Manning usando il nome femminile, gli amministratori hanno deciso che non c’è il consenso per rinominare la pagina intitolata “Bradley Manning”, e che i lettori sono più inclini a cercare Bradley rispetto a Chelsea».
Dopo qualche tempo e molte critiche è intervenuto il collegio arbitrale che ha scelto di utilizzare il nome Chelsea (nell’edizione italiana di Wikipedia è invece ancora indicato come Bradley) e ha anche preso decisioni relativamente al comportamento di alcuni redattori: ad alcuni di loro è stato infatti vietato di lavorare su articoli che abbiano a che fare con tematiche sui transgender o che facciano riferimento a particolari persone presenti nelle pagine dell’enciclopedia. E la decisione ha riguardato sia redattori che, partecipando alla discussione su Manning, avevano fatto commenti transfobici, sia redattori che erano intervenuti accusando i primi di bigottismo e arretratezza.
Due redattori sono stati banditi a tempo indeterminato dalla redazione: il primo aveva scritto che «solo quando i testicoli gli saranno strappati, io definirò Manning una lei», e il secondo aveva commentato che Manning era «chiaramente mentalmente instabile» e che il suo desiderio di essere chiamato Chelsea non doveva «essere tenuto in alcuna considerazione». Altri redattori sono stati invece esclusi da alcuni specifici argomenti. Tra questi Josh Gorand che, nella discussione, ha sostenuto che Wikipedia per disciplinare le biografie delle persone viventi dovrebbe tener conto non solo del consenso ma anche della volontà di quelle stesse persone «soprattutto se il consenso è quello di gente violentemente transfobica».
Intervenendo in particolare su quest’ultimo caso, Trans Media Watch – che si occupa di questioni trans e intersessuali nei media – ha fatto notare che: «Se la commissione arbitrale ritiene che “transfobico” sia un insulto, dovrebbe anche riflettere sul perché. Vorremmo che Wikipedia dimostrasse maggiore consapevolezza nel suo approccio alle questioni sociali e maggiore coerenza nel trattamento di casi come questo. Ci sono centinaia di pagine di Wikipedia su personaggi famosi conosciuti con nomi diversi dal loro nome di battesimo, ma non vediamo lo stesso tipo di trattamento o discussione, per esempio, relativamente a George Osborne, Jodie Foster o Chaz Bono, noti al pubblico con un nome diverso».
Wikipedia è stata a lungo criticata proprio sulle questioni di genere. Nel 2011, il co-fondatore Jimmy Wales aveva descritto il tipico editor dell’enciclopedia come un «maschio di ventisei anni, sfigato e con un dottorato di ricerca». Un sondaggio del 2011 aveva mostrato come il 90 per cento degli editori fossero uomini e che meno dell’1 per cento dei redattori si era auto-identificato come trans. L’indagine non ha però tenuto conto del fatto che la modalità per descrivere se stessi prevede contemporaneamente le opzioni “trans”, “maschio” e “femmina”, cosa che può aver distorto i risultati.