Come sarà la pubblicità su Instagram
Poco invasiva e uguale agli altri post con le foto della timeline, spiega la società con un'anteprima
Instagram, l’applicazione per scattare e condividere fotografie con filtri artistici, ha pubblicato sul suo blog un’anteprima di come saranno mostrate le pubblicità nelle timeline dei suoi iscritti. La società aveva annunciato da tempo di essere al lavoro per inserire gli annunci pubblicitari, ma fino a ora aveva solo cambiato alcune regole nei propri “termini di servizio”, senza dare informazioni precise su come sarebbe stata gestita la pubblicità in concreto.
Gli annunci pubblicitari nella timeline saranno del tutto simili ai post con le foto delle persone che si seguono sull’applicazione. L’unica differenza sostanziale sarà la presenza di una chiara indicazione, in alto a destra, sul fatto che si tratta di annunci pubblicitari a pagamento. Sui contenuti pubblicitari si potrà fare il classico “Mi piace” e sarà anche possibile inserire un commento, come avviene per gli altri contenuti postati sull’applicazione. Gli annunci pubblicitari potranno essere sia fotografie sia video, una opzione disponibile su Instagram da quest’anno.
Le pubblicità saranno pubblicate in via sperimentale nel corso delle prossime settimane e per ora solo negli Stati Uniti. Instagram ha confermato di essere in contatto con un ristretto gruppo di marchi che sono già attivi sulla sua applicazione, e con i quali sperimenterà diverse forme di annunci. Gli utenti potranno nascondere le pubblicità che non gradiscono dalle loro timeline e spiegare perché non le hanno gradite, con un meccanismo simile a quello adottato da Facebook.
Il post sul blog ufficiale di Instagram si conclude confermando agli iscritti al servizio che le foto e i video rimarranno sempre di loro proprietà, e che l’arrivo della pubblicità non cambierà questa condizione. Lo scorso anno c’erano state polemiche e proteste in seguito al cambio di alcune regole sulla privacy, espresse in maniera poco chiara e che avevano fatto pensare alla possibilità che Instagram potesse usare le foto dei suoi utenti per le pubblicità, senza richiedere prima un loro permesso esplicito.
Instagram è stata acquisita da Facebook nell’aprile del 2012 per circa un miliardo di dollari. Da allora il suo gruppo di sviluppo ha comunque mantenuto una certa autonomia dal social network, anche se sono state introdotte alcune opzioni per rendere più semplice e immediata la condivisione dei contenuti tra i due servizi. Come molte startup, anche Instagram non è ancora in grado di creare utili, ma ha comunque centinaia di milioni di utenti che usano la sua applicazione e che presto inizieranno a vedere gli annunci pubblicitari. Facebook confida di rendere redditizia l’applicazione nel corso dei prossimi anni, ma in più occasioni il cofondatore Mark Zuckerberg ha spiegato di non avere particolare fretta e di volere trovare il giusto equilibrio, per evitare perdite significative di iscritti in seguito all’introduzione della pubblicità.