I due nuovi video dell’attentato al centro commerciale di Nairobi
Uno mostra i miliziani che sparano contro la folla, l'altro i soldati mentre sembra stiano saccheggiando il centro commerciale, dove sono state uccise 67 persone
Il 21 settembre scorso alcuni uomini armati militanti di al-Shabaab (gruppo somalo di estremisti islamici) hanno assaltato l’edificio del Westgate, uno dei centri commerciali più esclusivi di Nairobi, in Kenya, prendendo in ostaggio centinaia di persone per quattro giorni. Il presidente keniano Uhuru Kenyatta ha confermato che i morti sono stati 67, tra cui 6 poliziotti, ma la stima è ferma praticamente ai giorni dell’attacco quando ancora non erano terminate le operazioni di soccorso nell’edificio. Le persone arrestate sarebbero undici, mentre cinque militanti sarebbero morti nell’attacco delle forze keniane.
In questa storia ci sono molti elementi poco chiari, come abbiamo raccontato qui. Non tornano il numero e l’identità degli attentatori, la presenza di una donna vestita di bianco e armata, il fatto che siano stati presi effettivamente degli “ostaggi”. E anche su quello che è accaduto durante e dopo l’assedio. Negli ultimi giorni, sono emerse solo due principali novità: la prima riguarda alcuni video che sono stati resi pubblici. Uno di questi è stato registrato da una telecamera di sicurezza all’ingresso del centro commerciale e mostra alcuni soldati del Kenya che sembrano saccheggiare il negozio: si vedono mentre tengono in mano sacchetti di plastica e li portano fuori dal supermercato camminando sul pavimento sporco di sangue mentre altri sembrano prendere scatole da un negozio di telefonini. L’esercito del Kenya ha detto di aver avviato un’indagine con l’accusa di saccheggio.
Un altro video mostra quello che è successo all’interno del centro commerciale durante l’attacco, con le persone che scappano e degli uomini armati che sparano contro di loro (le immagini sono molto esplicite, quindi occhio).
La seconda principale novità riguarda un uomo di cittadinanza norvegese, con origini somale, sospettato di essere uno degli aggressori al Westgate: si chiama Hassan Abdi Dhuhulow, ha 23 anni, è nato in Somalia e si è trasferito con la sua famiglia a Larvik, in Norvegia, nel 1999. Il ragazzo era già conosciuto dalle autorità norvegesi per essere in contatto con un gruppo islamista del paese legato a al-Shabaab. Non è ancora stato dimostrato se abbia avuto un ruolo nell’attentato di Nairobi, ma le autorità hanno fatto sapere che nei suoi confronti «ci sono forti sospetti».