Le proteste in Brasile per il petrolio
Le foto degli scontri lungo la spiaggia di Rio de Janeiro tra polizia e manifestanti, contrari alla vendita di alcune concessioni petrolifere statali ai privati
Lunedì 21 ottobre circa 300 manifestanti, molti dei quali membri dei sindacati, hanno protestato vicino Rio de Janeiro contro la vendita di alcune concessioni da parte di Libra, una società energetica statale. Libra sta infatti cercando di appaltare ad alcune aziende straniere i diritti per lo sfruttamento di un grande giacimento petrolifero scoperto nel 2010, che sarebbe in grado di rendere complessivamente fra gli 8 e i 12 miliardi di barili (circa la metà dell’intera riserva di petrolio brasiliana). Secondo il ministro dell’Energia brasiliano, infatti, il giacimento «non potrà portarci alcun vantaggio se questa ricchezza continuerà a stare dove si trova ora», poiché Libra non disporrebbe dell’attrezzatura in grado di estrarre il petrolio. I sindacati, nel frattempo, hanno accusato il governo di svendere le ricchezze del Brasile, e già durante la scorsa settimana ci sono state alcune manifestazioni di protesta contro la vendita.