I matrimoni gay nel New Jersey
Il governatore Christie ha ritirato il ricorso in appello contro la sentenza che li aveva consentiti e di fatto ora sono legali: è il 14esimo stato negli Stati Uniti
Il governatore del New Jersey, il repubblicano Chris Christie, ha ritirato l’appello che lo stato aveva fatto contro la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Di fatto, il New Jersey ha legalizzato il matrimonio gay, ed è il 14esimo stato a farlo negli Stati Uniti.
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A mezzanotte e un minuto di lunedì 21 ottobre, nel New Jersey sono stati celebrati i primi matrimoni gay dello stato (in Italia erano le 6 di mattina). A Lambertville, il sindaco David DelVecchio ha sposato Beth Asaro e Joanne Schailey, che nel 2007 avevano già celebrato la loro unione civile. Il New Jersey è il 14esimo stato a rendere possibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso negli Stati Uniti.
Altre cerimonie si sono tenute a Newark, dove il sindaco Cory Booker ha sposato diverse coppie. Durante uno dei matrimoni, ha formulato la classica domanda di rito chiedendo se qualcuno fosse contrario alle nozze, e una persona ha urlato: “State facendo una cosa illegale agli occhi di Dio e di Gesù Cristo”. All’obiezione Booker ha risposto dicendo “non sento nessuna obiezione sostanziale o degna di nota” e ha proseguito la cerimonia.
La legalizzazione dei matrimoni gay nel New Jersey arriva a qualche mese di distanza dal pronunciamento della Corte suprema, che a giugno aveva stabilito che il governo federale dovrebbe riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso e che dovrebbe dare a queste gli stessi diritti che ricevono gli eterosessuali sposandosi. Tra questi ci sono la possibilità di compilare insieme le tasse, il diritto di vivere insieme nelle case popolari e ricevere altri servizi sociali.
A settembre un giudice si era pronunciato su una causa, sostenendo che consentire le unioni civili nel New Jersey e non il matrimonio non fosse sufficiente a dare gli stessi diritti alle coppie omosessuali. Il governatore repubblicano Chris Christie era ricorso in appello contro la decisione del giudice e l’entrata in vigore dei matrimoni gay, prevista per lunedì 21 ottobre, presso la Corte suprema statale.
Ma venerdì 18 ottobre, la Corte suprema ha respinto la richiesta del rinvio per i primi matrimoni gay, riservandosi di esaminare comunque il caso posto dal governatore Christie nei prossimi giorni: di conseguenza la data di lunedì è rimasta valida. L’orientamento dei giudici sembra essere teso verso un respingimento del ricorso. Per i prossimi giorni sono previsti centinaia di matrimoni in tutto lo stato: molte coppie confidano di ottenere la licenza prima di eventuali cambiamenti che possano portare a una sospensione delle cerimonie.