Leonarda Dibrani può tornare in Francia
Ma senza la sua famiglia, ha detto Hollande: che nel caso dell'adolescente rom espulsa dal paese sta facendo un'altra figuraccia
Il presidente francese François Hollande ha dichiarato sabato 19 ottobre che Leonarda Dibrani, 15 anni, può tornare nel paese se desidera proseguire i suoi studi, purché ritorni da sola, senza la sua famiglia. Dibrani, al centro di un caso che aveva causato grandi proteste pochi giorni fa, era stata espulsa dalla Francia il 9 ottobre, dopo che la polizia l’aveva fatta scendere dall’autobus nel quale si trovava insieme alla sua classe per fare una gita scolastica. Dibrani ha risposto al presidente Hollande dichiarando che non intende tornare in Francia senza la sua famiglia, che si trova attualmente a Mitrovica, in Kosovo.
La proposta di Hollande è stata attaccata sia da destra che da sinistra ed è stata definita “illegale”, “pericolosa” e “incomprensibile”. Le numerose critiche di cui sono pieni oggi i media francesi – l’ex primo ministro Fillon, uno dei capi dell’opposizione, ha parlato di “indecisione caricaturale” del presidente – sono andate ad aggiungersi alle altre polemiche che da giorni in Francia girano attorno all’espulsione di Dibrani: sia sui giornali che per strada, dove ci sono state diverse manifestazioni studentesche contro l’espulsione.
In particolare, è stato duramente attaccato il ministro dell’Interno Manuel Valls, uno dei più discussi del governo socialista guidato da François Hollande. Valls era già stato criticato molto in passato, in particolare per la sua posizione molto dura nei confronti dei rom, che, secondo lui, non hanno possibilità di integrarsi in Francia e sono destinati ad essere rimpatriati in Romania.
Pochi giorni dopo l’espulsione il governo aveva fatto sapere che se l’arresto si fosse rivelato illegale, l’intera famiglia di Dibrani avrebbe potuto ritornare in Francia. Un’indagine governativa, conclusa oggi, ha decretato che tutto il procedimento dell’espulsione è avvenuto secondo la legge. Nella stessa indagine, però, viene consigliato di procedere alle future espulsioni in orari non scolastici.
In questi giorni sono emersi anche alcuni nuovi elementi sulla vicenda. Si è scoperto ad esempio che la famiglia Dibrani viveva illegalmente in Francia da quattro anni, durante i quali è stata ospite di un centro di accoglienza. In questo lasso di tempo il padre di Leonarda, Resat Dibrani, ha richiesto asilo politico diverse volte, sostenendo di aver subito persecuzioni in Kosovo, il suo paese di origine.
Resat Dibrani, proprio in questi giorni, ha anche ammesso di aver mentito sull’origine dei propri figli, sperando che questo potesse aiutarlo nella domanda di asilo. Soltanto lui, infatti, è nato in Kosovo: sua moglie e i suoi sei figli sono tutti nati in Italia. Per diversi anni i Dibrani hanno vissuto a Fano, nelle Marche. Il sindaco di Fano ha dichiarato ad AFP che la famiglia Dibrani viveva “per la strada”, che i figli sono andati raramente a scuola ed erano mandati dai genitori a mendicare. La famiglia Dibrani avrebbe lasciato l’Italia quando i servizi sociali minacciarono di togliere loro la tutela dei figli.