Il saluto militare visto in tutto il mondo
La foto del caporale statunitense Josh Hargis in ospedale ha commosso molti americani e sta girando moltissimo su internet
Da qualche giorno gira molto in rete la foto di un soldato statunitense sdraiato in un letto di ospedale con un tubo di respirazione inserito in bocca, un braccio fasciato e una medaglietta color porpora appoggiata sulla coperta. Nella foto il soldato fa un saluto militare, evidentemente faticoso. La storia di quel saluto è stata raccontata dal giornale locale Cincinnati Enquire, e poi ripresa da molti altri siti di news americani: il militare si chiama Josh Hargis, caporale dell’esercito statunitense in missione in Afghanistan, rimasto ferito gravemente durante un attacco suicida il 6 ottobre scorso. Il 12 ottobre Hargis si trovava in quel letto di ospedale, apparentemente incosciente, dopo essere stato operato: in presenza di diversi suoi familiari e altri ospiti, il suo comandante gli aveva appena consegnato la “Purple Heart”, una croce al valore assegnata in nome del presidente degli Stati Uniti a coloro che sono stati feriti o uccisi mentre servono nelle forze armate americane. E in risposta Hargis, nonostante le sue condizioni di salute e sorprendendo i presenti, aveva sollevato il braccio e fatto il consueto saluto militare.
Il comandante ha scattato una foto di quel momento e l’ha mandata alla moglie di Hargis insieme ad una lettera, in cui tra le altre cose ha definito l’evento come «il più grande di cui sono stato testimone nel miei dieci anni nell’esercito». La foto e la lettera sono state poi pubblicate su Facebook dalla moglie; l’intera storia è stata anche ripresa dal sito Guardian of Valor, gestito da soldati e veterani statunitensi, che ha definito il saluto come “il saluto militare visto in tutto il mondo”, una formula usata in passato per altri episodi molto famosi. La moglie ha poi detto a WBBH, una televisione affiliata a NBC in Florida: «Lui è un tipo tosto e forte, ed è l’esempio di ciò che un uomo, un americano e un soldato dovrebbe essere».