Nuove proteste degli insegnanti in Brasile
E dei loro sostenitori, contro nuovi orari e stipendi: chiedono un'istruzione migliore; le foto dei violenti scontri con la polizia
Martedì 15 ottobre migliaia di insegnanti delle scuole comunali, di studenti e di loro sostenitori hanno protestato nelle principali città del Brasile contro i nuovi stipendi e gli orari di lavoro previsti per il personale scolastico e per chiedere un’istruzione migliore. Secondo la polizia, a Rio de Janeiro erano presenti circa 5mila persone, mentre per gli organizzatori della protesta i partecipanti sono stati più di 10mila.
Dopo un inizio pacifico, la manifestazione è diventata violenta: un piccolo gruppo di manifestanti con il volto coperto si è scontrato con la polizia in tenuta antisommossa nel centro della città e in un quartiere a sud di Rio. Sono stati incendiati alcuni cassonetti e un mezzo della polizia parcheggiato nelle vicinanze, sono state lanciate pietre e fuochi d’artificio contro gli agenti che hanno risposto con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cariche per disperdere la folla. Diversi manifestanti hanno anche assaltato alcuni edifici, rompendo i vetri di una banca e danneggiando i bancomat. Ci sono stati degli scontri anche a San Paolo dove erano presenti circa 2mila persone. In totale, si ha notizia di 90 arresti.
Gli insegnanti di Rio de Janeiro protestano dallo scorso 8 agosto contro le modifiche agli stipendi introdotte di recente, che prevedono un aumento solo per gli insegnanti che lavorano 40 ore a settimana, circa il 7 per cento dell’intero corpo docente. A loro si sono uniti studenti e sostenitori che chiedono in generale un miglioramento dell’istruzione in tutto il paese: il loro principale slogan è “l’istruzione non è una merce”. Durante la scorsa estate, in Brasile, ci sono state molte altre manifestazioni soprattutto contro l’aumento dei biglietti degli autobus, in concomitanza con le partite di calcio della Confederations Cup. Gli organizzatori dei Mondiali di calcio del prossimo anno e delle Olimpiadi del 2016, eventi che si terranno in Brasile, temono che si possano ripetere le manifestazioni e gli episodi violenti anche durante gli eventi sportivi, disincentivando l’arrivo di tifosi e appassionati.