Altri nomi e altri loghi per i Washington Redskins
Le proposte vincitrici del concorso indetto per convincere la proprietà a cambiare nome alla squadra di football
Uno studio di designer americani ha indetto nella scorse settimane un concorso per ridisegnare il logo dei Redskins, la popolare squadra di football americano di Washington, fondata nel 1932. In una settimana sono stati presentati 1887 loghi, creati da 347 designer. L’idea è nata dopo l’intensificarsi delle polemiche sul nome della squadra (cambiare nome è una pratica non eccezionale nel football), da molti considerato troppo offensivo (Redskins in inglese significa “pellerossa”, ed è un’espressione ritenuta dispregiativa nei confronti dei nativi americani).
La questione va avanti da molti anni: sebbene la società si sia sforzata di non utilizzare più alcuni stereotipi sui nativi americani per promuovere l’immagine della squadra (le cheerleader non eseguono più una sorta di danza della pioggia dopo un touchdown), in molti continuano a chiedere che il nome venga cambiato – tra cui importanti giornalisti sportivi che si rifiutano di usarlo. Lo stesso Barack Obama, in un’intervista ad Associated Press, ha detto nei giorni scorsi che «se il nome di una squadra fosse offensivo per un gran numero di persone, personalmente lo cambierei». Daniel Snyder, il proprietario della squadra, ha però insistito che non ha alcuna intenzione di cambiare in futuro il nome della squadra («potete scriverlo a caratteri cubitali»).
Il logo vincitore del concorso – per ora puramente teorico – è stato disegnato dall’artista serbo Milan Milosevic, e richiama sia la forma del Pentagono che il Washington Monument.