Il festival di fotografia “Fotoleggendo”
Una selezione delle immagini dalla rassegna romana appena aperta: 24 mostre che raccontano diversi pezzi del mondo
È stato inaugurato in questi giorni FotoLeggendo, un festival di fotografia – alla sua nona edizione – promosso da Officine Fotografiche, un’associazione romana no profit che si occupa di fotografia, di didattica e formazione.
Attraverso 24 mostre allestite a Roma – il titolo di questa edizione è “A occhi aperti” – è possibile vedere progetti legati al sociale, al reportage e al racconto del mondo, insieme a mostre più riflessive e personali. Nella sede delle Officine Fotografiche e per la prima volta in Italia, sarà esposto il reportage Yakuza di Anton Kusters che raccoglie le immagini della mafia, delle bande e delle organizzazioni malavitose giapponesi. Dal 2009 Kusters, accompagnato dal fratello Malik: il loro viaggio è sia un’esperienza personale che un incontro con personaggi e situazioni non facili da avvicinare per giornalisti e fotografi.
Kusters fotografa, come fosse sul set di un film, uomini eleganti mentre viaggiano, si rilassano alle terme e nei loro momenti più personali. Il progetto è diventato poi un libro, Odo Yakuza Tokyo.
Esposto invece nell’altra importante sede del festival, l’ISA – Istituto Superiore Antincendi, si può vedere un lavoro ambientato in Italia, Saluti da Pineta Mare, un racconto realizzato dal fotografo Salvatore Santoro che è una sorta di raccolta di cartoline dei luoghi e delle persone legati alla sua infanzia e collocati nei 54 chilometri di costa Domiziana.
Anche questo progetto è poi diventato un libro, edito dalla casa editrice indipedente 3/3.
Le mostre sono diverse e molte devono ancora essere inaugurate, il programma è fitto e prevede altri incontri e cose da fare e da vedere, tra cui l’assegnazione dei premi FotoLeggendo, vinto l’anno scorso da Tommaso Protti con il reportage dalla Turchia Turkish Blue Gold, il G. Tabò e il Boutographies.
foto: Saluti da Pineta mare di Salvatore Santoro