La strage sul ponte in India
Sono morte almeno 115 persone, molte donne e bambini: la maggior parte è stata calpestata dalla folla diretta a un festival religioso indù
Aggiornamento di martedì 15 ottobre 2013
L’agenzia internazionale di stampa AFP ha diffuso un nuovo video, che mostra alcuni momenti della ressa sul ponte, con diverse persone che cercano di scappare.
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Aggiornamento di lunedì 14 ottobre 2013
Stando alle ultime informazioni raccolte dall’agenzia di stampa AP, nella ressa sono morte almeno 115 persone e 133 sono rimaste ferite.
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Domenica 13 ottobre almeno 89 persone sono morte nei pressi del tempio indù di Ratangart, a circa 60 chilometri dalla città di Datia, nello stato di Madhya Pradesh (nel nord dell’India), durante un festival religioso. Circa 25mila devoti si trovavano sul ponte sul fiume Sindh, vicino al tempio: la maggior parte delle persone sarebbe morta nella calca, mentre altri sarebbero annegati nel fiume. I feriti sono più di cento.
Il panico, e la conseguente fuga, sembra che siano stati generati dalla voce che il ponte fosse instabile e che stesse per crollare, scrive Bloomberg. Il ponte è lungo circa 500 metri, ed era stato ristrutturato da poco, dopo un evento simile accaduto nel 2007.
Secondo altre fonti locali, la calca sarebbe stata causata dall’intervento della polizia, che avrebbe usato i manganelli per tenere sotto controllo la folla. Narottam Mishra, ministro della Salute dello stato di Madhya Pradesh, ha detto che diverse squadre di sommozzatori stanno perlustrando il fiume per cercare di recuperare le persone che si sono gettate dal ponte.
Foto: AP Photo