Ultime notizie da Lampedusa
Il presunto scafista è stato arrestato (era tra i sopravvissuti nel Centro di accoglienza) mentre il numero di migranti morti è salito per ora a 235
Aggiornamento delle 15: Secondo Sky TG24 il numero dei morti accertati è salito a 249.
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Questa mattina i sommozzatori della Guardia di Finanza hanno recuperato i corpi di quattro migranti (due uomini e due donne) dall’interno del peschereccio affondato a Lampedusa. Ieri, lunedì 7 ottobre, prima che le ricerche fossero sospese a causa del brutto tempo, erano stati recuperati i corpi di altre 38 persone. Il bilancio ufficiale e provvisorio al momento è dunque di 235 morti e 155 sopravvissuti. Secondo le testimonianze di diversi migranti sulla nave c’erano in tutto 518 persone, quindi ci sarebbero ancora 128 dispersi.
Nel frattempo, la Procura di Agrigento ha arrestato il presunto scafista del naufragio, indagato per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio e omicidio volontario plurimo: si tratta di Kaled Bensalam, tunisino di 35 anni che è stato prelevato all’interno del Centro di accoglienza dell’isola. L’uomo è stato identificato da sei persone, tutte eritree. Secondo le loro testimonianze l’equipaggio era composto da Kaled Bensalam e da un ragazzo che non è ancora chiaro se si trovi tra i superstiti. I testimoni hanno anche riferito che sarebbe stato lo stesso scafista a dare fuoco a una coperta per cercare di segnalare la presenza della barca e che le fiamme si sono poi diffuse causando l’affondamento.
A sei giorni dal naufragio, il recupero dei corpi diventa più difficile e richiede tempi sempre più lunghi: tutti i corpi dei migranti che si trovavano nelle zone aperte del barcone sono stati recuperati mentre restano da estrarre i migranti che si trovavano nella stiva e che sono praticamente ammassati uno sull’altro. I sommozzatori hanno utilizzato dei robot subacquei in grado di fare rilievi sull’assetto della barca, affondata in posizione di navigazione: si sta ancora valutando se la struttura di legno possa reggere la risalita in superficie, che dovrebbe avvenire grazie a dei palloni gonfi d’aria.
Mercoledì 9 ottobre il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso si recherà a Lampedusa «in uno spirito di supporto e solidarietà», secondo quanto si legge in una nota diffusa dall’Unione Europea. Barroso discuterà con le autorità italiane «possibili ulteriori misure da prendere e azioni concrete da sviluppare a livello nazionale ed europeo per far fronte alla spinosa questione dei rifugiati e alle difficoltà degli Stati membri colpiti dal fenomeno». Barroso sarà accompagnato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, e dal vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Intanto all’alba di lunedì sono arrivate al porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa, una nave francese con a bordo 29 siriani e un mercantile africano con 171 migranti, che avevano soccorso in mare due barconi in difficoltà. Lo sbarco di Pozzallo è arrivato poche ore dopo quello di Siracusa, in cui 155 profughi siriani sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera e condotti al Porto Grande.