Ricominciano gli scontri in Egitto
Ci sono stati 4 morti e almeno 40 feriti dopo una serie di scontri al Cairo e in altre città tra sostenitori di Morsi e forze di sicurezza
Quattro persone sono morte ieri in Egitto durante una serie di scontri tra i sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi e le forze di sicurezza egiziane. Gli scontri sono cominciati dopo le preghiere del venerdì in varie zone del Cairo e ci sarebbero stati oltre 40 feriti. Ci sono stati scontri anche in diverse altre città dell’Egitto.
I cortei che si sono formati al Cairo non sono riusciti a raggiungere piazza Tahrir, al centro della città e diventata negli ultimi anni un simbolo prima delle proteste contro il regime di Hosni Mubarak e poi di quelle contro Morsi. Filo spinato e lacrimogeni sarebbero stati usati per bloccare l’accesso alla piazza. Secondo Al-Jazeera, in genere considerata vicina ai Fratelli Musulmani, le forze di sicurezza avrebbero usato anche armi da fuoco e sparato contro i manifestanti.
Le proteste dei sostenitori di Morsi sono cominciate in seguito alla deposizione di Morsi da parte di un colpo di stato militare il 3 luglio 2013. In agosto le proteste si sono fatte molto intense soprattutto al Cairo e la reazione dell’esercito è stata particolarmente violenta, causando in alcuni casi centinaia di morti. Attualmente il presidente Morsi è in arresto in un luogo sconosciuto. Dallo scorso 23 settembre l’organizzazione che lo appoggiava, i Fratelli Musulmani, è stata dichiarata illegale da un tribunale.