Un (altro) anno di chat del Post
Le parole che ci siamo scritti più spesso su Skype, tra un articolo e l'altro
Un anno fa vi abbiamo mostrato la word-cloud con le parole più ricorrenti nella chat collettiva del Post su Skype, quella che usiamo per tenerci in contatto quando non lavoriamo tutti gomito a gomito nella redazione di Milano, vedendo le stagioni là fuori passare sugli alberi di parco Sempione. C’è chi inizia da casa al mattino presto e raggiunge la redazione in un secondo momento, chi lavora da Mantova perché è andato a trovare la mamma, chi sui treni mentre sta andando chissà dove e a fare cosa e via discorrendo. In pratica la redazione del Post è dove c’è una connessione a Internet.
Per non disattendere la tradizione, ammesso che alla seconda volta già si possa parlare di tradizione, questa è la word-cloud delle cose che ci siamo detti nell’ultimo anno. Anche questa volta ci siamo salutati molto, detto che molte cose sono online e abbiamo fatto fuori un puffo, nel senso della parola. Ah, e un affettuoso e caro saluto alla NSA.